Pensate che Travis Barker era quasi morto in un incidente aereo che aveva ucciso due dei suoi migliori amici. Pensa che Tom DeLonge si era tuffato in una dipendenza da antidolorifici che lo rovinò davvero, e non poco. Va detto che tutti i membri (o quasi) dei Blink 182 sono un po’ pazzi ma molto spesso dietro a decisioni così dure e difficili ci sono delle ragioni tragiche. Ecco che il batterista della band Travis Barker ha messo di aver fatto uso di droghe (e sicuramente non erano poche) nel corso della sua vita e la molla è stata una sola. Quale? Vediamola insieme.
Il bellissimo regalo della madre
Tutto era partito dalla morte della madre di Travis, la cara Gloria Barker, una delle principali ispiratrici dell’inizio della carriera del batterista. Pensate che fu proprio lei che regalò al figlio il primo set economicissimo di batteria e aveva già visto nel piccolo Travis delle grandi potenzialità. Ci vide lunghissimo, dal momento che Travis divenne uno dei batteristi punk rock più famosi degli ultimi anni riuscendo a vendere milioni e milioni di copie con i Blink 182. Ma quando la sua povera madre venne a mancare, Travis cadde in una profonda tristezza. “Ho fatto uso di droghe pesanti”. Che brutta frase.
La molla iniziale di Travis Barker
La madre di Travis Barker morì quando il giovane doveva iniziare le scuole superiori, il giorno prima. Ha detto alla rivista Billboard: “Sono cresciuto avendo perso mia madre quando ero ancora molto giovane, è stato un colpo davvero molto duro. Da quel momento ho cominciato a fare uso di droghe fino a quando non ho avuto i miei figli, lì è stato tutto diverso. Mi sono reso conto che mi stavo ammalando e che non sapevo neppure il motivo del perché io lo stessi facendo”. Per fortuna che questa storia ha avuto un lieto fine grazie proprio ai due figli, non ancora ventenni e ancora teenager di Travis: Landon e Alabama.
La dieta tossica di Travis Barker
“La mia colazione era fatta da quattro spinelli, quattro vicodin, un valium e un ossicodone perché questo era l’unico modo che adottavo per andare fuori di casa. Dovevo prendere queste cose anche prima di pensare di potermi mettere in macchina. E’ stato un periodo molto duro. Ero così dipendente dall’ossicodone che avevo bisogno di qualcuno che mi controllasse nel corso della giorno e della notte per essere sicuro che fossi ancora vivo. E’ stata una cosa ridicola”. Indubbiamente la vita di Travis non è stata certo semplice e per fortuna è riuscito a superare questo periodo davvero orribile. Siamo sicuro che sua madre sarebbe fiera di lui.
Le esperienze di un altro musicista
Mark Hoppus dei Blink 182 ha affermato che la prima volta che ha fatto l’LSD è stato involontario, ma lo ha costretto a scappare durante un concerto. “Ho provato l’LSD ma non di proposito”, ha detto Hoppus. “Mi ricordo che ero a una festa, qualcuno andava in giro a mettere quella roba nei drink delle persone. Ho guardato il mio basso e le corde si allungavano all’infinito. Avevo appena provato questo terribile panico. E mi sono tolto il basso, l’ho messo giù e ho appena iniziato a correre attraverso il deserto. Ma sì, questa è la mia unica esperienza con l’acido. Non mi è piaciuto per niente.”