Gli Oasis sono stati una delle band più importanti del recente panorama musicale inglese. Hanno risposto alla necessità di una novità, in un periodo in cui forse era dai Beatles che il Regno Unito non vedeva un grande successo musicale. I Beatles sono sicuramente stati un’ispirazione per gli Oasis. In particolare Liam Gallagher nei confronti di John Lennon ha sempre nutrito un’immensa ammirazione.
Oasis e i Beatles come grande ispirazione
Le prove di quanto gli Oasis debbano ai Beatles sono sparse per tutto il loro repertorio. Una delle loro canzoni più famose Don’t look back in anger, presenta una melodia di pianoforte (all’inizio) molto simile a quello di Imagine e lo stesso Noel Gallagher ha riconosciuto di aver volutamente inserito molti riferimenti a Lennon ed ai Beatles. Il brano per loro fortuna piacque moltissimo a Paul McCartney. Non dimentichiamo poi che Liam ha chiamato suo figlio addirittura Lennon.
I’m Outta Time e la voce di John Lennon
La grande stima di Liam nei confronti di John Lennon si può notare dal brano degli Oasis I’m outta time. Fa parte dell’album Dig Out Your Soul, uscito nel 2008, l’ultimo album della band. Questo brano è una vera e propria dichiarazione d’amore nei confronti di Lennon: lo stile del canto di Liam ricorda volutamente quello di Lennon qui come non mai. In generale è stata paragonata moltissimo allo stile dei Beatles, che effettivamente ricorda. La ballata però ha anche una caratteristica peculiarissima: alla fine della canzone si può sentire la vera voce di John Lennon durante l’ultima intervista che rilasciò prima di morire. Nella fattispecie, si sente la sua voce dire:
“Come ha detto Churchill, è inalienabile il diritto di ogni inglese di vivere dove diavolo gli piace. Che cosa farà, svanirà? Non sarà lì quando torno?”
Liam Gallagher ha contatti con il fantasma di John Lennon?
Finora una devozione del tutto normale, giustificata e anzi piuttosto ammirevole, quella di Liam per il compianto Lennon. Se non fosse che Liam ha spesso dichiarato di avere strane esperienze riguardo lo spettro del cantante. Prima, ricorda quando fu invitato a casa sua da Yoko Ono, come aveva richiesto, e percepì qualcosa di strano. Poi, giura di essersi svegliato all’improvviso una sera quando si trovava a casa di un amico e di aver visto lo spettro di John Lennon che lo fissava. In realtà Liam non è l’unico convinto di aver avuto qualche contatto post mortem con il cantante: Paul McCartney racconta che lui, Ringo Starr e il defunto George Harrison durante la registrazione di “Free as a bird” ebbero un’esperienza strana. Infatti, stavano posando per una fotografia fuori dallo studio quando all’ultimo minuto, videro un bellissimo volatile. McCartney sentì che era lo spirito di John Lennon a gironzolare durante la registrazione. McCartney disse a Harrison e Starr,
“Quello è John. Spettrale, eh? ”
Forse l’amore per John Lennon è così forte da superare anche la morte? Non lo sapremo mai. In compenso, Liam ha ricevuto sicuramente grandi ispirazioni da questo suo amatissimo artista e, almeno su questo, non vi sono dubbi.