Teatri pieni, pubblico in stato di estasi, donne, mistero, denaro, tragedia, malattia e poi gadget, citazioni, leggende, eterna gloria, polemiche e, per finire, morte. Questi sono gli ingredienti base che compongono la vita di una rockstar dal calibro di Jim Morrison, Elvis Presley, Jimi Hendrix, Freddie Mercury e molti altri, ma chi è stato il primo a vivere queste esperienze? La risposta è nessuno di loro.
Niccolò Paganini: la prima rock star
Niccolò Paganini è stata la prima rockstar. Nato a Genova il 27 ottobre 1782 e morto a Nizza il 27 maggio 1840, la sua vita e la sua storia hanno anticipato di centocinquant’anni gli stilemi sopracitati. Crescendo conobbe gloria e fortuna, prima in Italia e poi in tutta Europa con una tournèe oltralpe che lo vide impegnato dal 1828 al 1834 e durante la quale raccolse ovunque successo, non certo casuale, ma dovuto alle raffinate tecniche virtuosistiche ed ai colpi di scena che caratterizzavano le sue esibizioni. Quella che scaturiva più stupore fra il pubblico consisteva nel far saltare tutte le corde (debitamente limate prima di salire sul palco) per continuare l’esecuzione sull’ultima rimasta.
Paganini e il patto col diavolo
Numerose sono le leggende legate a Paganini, la più clamorosa è quella che lo vede legato al diavolo. Lui non fece nulla per bloccare questa voce, anzi, la alimentò creando intorno a se un alone di mistero che ne amplificò la fama, soprattutto se si guarda alla sua immagine: alto, magro, col naso adunco, dita lunghissime, capelli anch’essi lunghi e neri. Si narra che durante una sua esibizione uno spettatore cieco chiese al vicino quanti fossero i violinisti sul palco. “Uno, Paganini!” fu la risposta. “Impossibile, deve esserci anche il diavolo allora!”.
Paganini e le donne
Malgrado il suo aspetto fisico non fosse di per sé attraente, le donne venivano stregate dal suo magnetismo. Furono numerosissime coloro che caddero ai suoi piedi, tra le quali ricordiamo Elisa Bonaparte Baciocchi, la sorella di Napoleone ed Antonia Bianchi che diede alla luce il suo unico figlio Achille, a cui era affezionatissimo. Di sicuro un altro elemento che faceva sì che le donne si avvicinassero a lui era il denaro: a Parigi con undici concerti in sei settimane guadagnò 158 mila franchi! (A metà ottocento)
Una leggenda sul suo conto relativa al rapporto con le donne diceva che avesse imparato a suonare in prigione, dopo aver brutalmente ucciso una delle sue amanti. Un’altra, ancora più eccessiva, narrava che fosse un assassino seriale e fabbricasse le corde per il suo violino con le budella delle donne da lui uccise.
La moda “alla Paganini”
Dovunque andasse la figura di Paganini colpiva per la sua stravaganza, tanto che nacquero numerose stampe e vignette caricaturali, ma non solo: venivano venduti in giro per l’Europa bastoni, capelli e cioccolatini alla Paganini e molti uomini si sistemavano i capelli alla sua maniera, proprio come sarebbe successo per esempio con Elvis Presley più di un secolo dopo.
La malattia e la morte
Paganini conobbe anche la malattia, contraendo tubercolosi e sifilide. Le cure del tempo erano a base di mercurio, così perse la dentatura ed in più la tubercolosi, che gli fu letale, causò la necrosi mascellare, popolarmente associata ai vampiri.
Dopo la morte non trovò pace: date le leggende sul suo conto, il vescovo di Nizza non acconsentì alla sepoltura in terra consacrata. Venne così imbalsamato e venne al fine seppellito a Parma nel 1853, tredici anni dopo il decesso.