Secondo quanto scaturisce da diversi studi scientifici, il legame tra musica e droga sarebbe molto più forte di quanto si possa immaginare. È stato confermato anche da un articolo pubblicato sulla rivista The Conversation, con le sostanze stupefacenti associate alle esperienze musicali di chi produce o ascolta determinati suoni. Ecco tutto ciò che c’è da sapere su una correlazione che può essere considerata a suo modo sorprendente.
Il filo diretto tra musica e droga
Per quali ragioni musica e droga possono essere associate in maniera così diretta? Chi produce canzoni si affida a determinate sostanze per avere maggiore ispirazione e trasgressione. Al contempo, chi le ascolta vuole incrementare la propria sensazione di benessere. Un discorso ancora più interessante riguarda il rapporto tra la droga e i singoli generi musicali. Dal rap al rock, dal jazz alla musica d’autore, gli esempi sono davvero numerosi. Sono innumerevoli le star che nella loro carriera hanno manifestato questo legame, molte delle quali hanno avuto anche una brutta fine per un motivo ben preciso.
Da Jimi Hendrix a Steven Tyler, da Eminem ad Amy Winehouse, passando per Billie Holiday, Charlie Parker e tanti altri, gli esempi sono infiniti. Molto probabilmente, solo la musica classica può essere considerata esclusa da un simile discorso. Al contempo, alcuni generi sarebbero nati proprio da sostanze stupefacenti, come il cosiddetto acid rock dall’azione dell’LSD e la musica house dall’ecstasy. Per non parlare del rap, che spesso fa riferimenti espliciti all’utilizzo di sostanze del genere.
Quali sostanze fanno la differenza
Come già accennato anche nelle righe precedenti, la maggior parte delle persone che ascoltano musica dopo aver assunto droghe afferma di ritrovarsi in uno stato di piacere aumentato. Ad ogni modo, una simile situazione varia a seconda del tipo di droga che viene assunto. Un chiaro esempio in questo senso deriva dalla cannabis, presente in diverse tipologie in grado di garantire effetti ben differenti.
La capacità della musica di ridurre lo stress
Ad ogni modo, bisogna sempre ricordare quanto la musica in generale possa essere considerata come un valido rimedio contro lo stress in ogni sua forma. Non serve assumere droga per sentirsi meglio mentre si ascolta una bella canzone, ma è sufficiente lasciarsi trasportare dalle dolci note. Al tempo stesso, la musica può incrementare il senso d’appartenenza ad un qualsiasi gruppo sociale.
Gli stupefacenti non fanno altro che immergere in un’esperienza musicale ancora più intensa. Ad esempio, secondo vari studi di natura clinica, l’LSD può infondere sensazioni di forza o debolezza, di meraviglia o di misticismo. Al tempo stesso, una sostanza così veemente può suscitare l’ispirazione di immagini visive che possono anche mostrare alcuni dettagli fondamentali della propria vita.
Il legame diretto delle sostanze stupefacenti con i generi musicali
Come già accennato anche nelle righe precedenti, alcune sostanze stupefacenti hanno dato vita a generi musicali veri e propri. Un chiaro esempio è senz’altro rappresentato dall’anfetamina, una sostanza molto stimolante che avrebbe dato ispirazione ai ritmi martellanti della musica techno. Al tempo stesso, l’ecstasy e l’MDMA sarebbero collegati alla house. Ad ogni modo, un discorso del genere è molto difficile da portare avanti e bisogna evitare di generalizzare.
Ciò che sembra certo è che i punti di contatto tra musica e droga non sarebbero pochi, dato che entrambi possono dare vita ad un senso di appartenenza e aggregare determinate comunità. Chi assume sostanze stupefacenti, così come chi ascolta generi musicali ben definiti, è abituato a frequentare persone con gusti simili e, persino, ad avere opinioni analoghe sotto l’aspetto politico e sociale.