Era il 30 giugno del 1967 e, a quanto pare, i membri dei Rolling Stones, non se la passavano affatto bene. A causa del travolgente quanto precoce successo del gruppo, questi, incorsero nei primissimi problemi che, di li a poco, sarebbero diventati insormontabili, relativi alla vita all’insegna di eccessi e dissolutezze per i quali divennero famigerati. Ad accorrere in aiuto degli Stones, arrivarono gli Who, altro gruppo di spicco del panorama dell’epoca che, la storia ci insegna, ad oggi rappresentano un’istituzione per la scena Rock insieme ai colleghi, protagonisti di quest’aneddoto.
La band capitanata da Roger Daltrey rilasciò due cover, reinterpretazioni personali di due brani dei Rolling Stones, nella speranza di aiutare Mick Jagger e Keith Richards a raggiungere l’ammontare della cauzione da scontare per uscire di prigione, a seguito del loro famigerato arresto per possesso di sostanze stupefacenti. Ancora una volta, l’episodio è ampiamente documentato e le testimonianze abbondano per i posteri, appassionati della band simbolo del Rock N’Roll degli anni d’oro.
La polizia irruppe nell’abitazione californiana del chitarrista dei Rolling Stones, nel febbraio di quell’anno. Le prime accuse nei confronti del cantante per possesso di stupefacenti ebbero luogo il 27 giugno. La corte accusò Richards il giorno dopo. Il 29 giugno, invece, emise il verdetto finale, dichiarando entrambi i Rocker colpevoli. A Jagger toccò una pena minima di 3 mesi, mentre per Richards, si verificarono le fattispecie per aggravarla, prolungando la reclusione a un anno.
Le proteste in strada per scarcerare i Rolling Stones
Bill Wyman, autore della biografia Rolling With The Stones, ricorda nel libro le rivolte, sorte spontaneamente, di migliaia di fan dei Rolling Stones che si riversarono per le strade di Londra. Si unirono ai tumulti anche il batterista degli Who, Keith Moon, la sua fidanzata Kim e il manager del gruppo John Wolfe. Alcuni scatti hanno immortalato i momenti salienti della protesta, raffigurando Keith Moon e soci che sfoggiano slogan satiricamente aspri. Era il 30 giugno quando, i due membri degli Stones, vennero scagionati su cauzione. Solo due giorni prima, Pete Townshend, Roger Daltrey e Keith Moon si riunirono al De Lane Lea di Londra per registrare due cover del gruppo imputato.
Per esprimere solidarietà nei confronti degli amici e colleghi, il trio incise la sua versione di (This Could Be) The Last Time e Under My Thumb. John Entwistle, intanto, era in luna di miele e diede la sua benedizione a Townshend affinché registrasse le linee di basso al suo posto. Sul Lato A del disco, comparve The Last Time e, in copertina, figurò la scritta “In aiuto di Mick Jagger e Keith Richards”. Il singolo riempì gli scaffali dei negozi due giorni dopo. Poco dopo, Jagger e Richards vennero rilasciati. Sembrerebbe che gli Who avrebbero inciso canzoni degli Stones fino alla loro scarcerazione. In ogni caso, sebbene l’iniziativa avesse sortito gli effetti sperati, il singolo arrivò solo al 44° posto in classifica, non riscuotendo il successo che la band si aspettava.