24 settembre 1991. Una data iconica per gli appassionati del Rock, nella quale rispecchiano la creazione di un capolavoro che ha funto da motore per una generazione invisa dalle relegazioni sociali cui era soggetta. Parliamo, ovviamente, di Nevermind dei Nirvana. Un album che ha segnato un apice vertiginoso per la band, rendendola simbolo di una corrente che, nell’ultimo decennio del Vecchio Millennio, ha imperversato sui giovani; divenendo un fenomeno di massa di proporzioni bibliche. Attraverso la celeberrima musica dei Nirvana, Kurt Cobain da voce ai tormenti che, da sempre; hanno osteggiato la sua spasmodica ricerca dell’armonia.
La discografia del gruppo rappresenta il grido uterino di migliaia di giovani che, in Kurt, trovavano una figura in cui rivedersi, se non altro, per le vicissitudini contro le quali, ogni adolescente; sente di scagliarsi in una fase della crescita ove mai delicata. La musica dei Nirvana, quindi, ha funto da spartiacque per una generazione col desiderio di distinguersi dalle altre.
Kurt era una persona estremamente sensibile e il suo lavoro ne risentiva molto; i sentimenti dell’artista venivano amplificati nelle esplosioni sonore dell’inconfondibile sound dei Nirvana. La genuinità uterina con cui la band propose la sua opera, l’ha resa un caposaldo della cultura musicale moderna. Alla base di Nevermind, comunque, si ergono scelte meticolosamente approfondite; tra queste, quella dell’iconica copertina dell’album.
I Nirvana condannano il capitalismo con la cover di Nevermind
Sono tante le curiosità e gli approfondimenti che si celano dietro la nascita del capolavoro discografico dei Nirvana; ma ciò che, da sempre, desta maggior clamore tra i fan, è la celeberrima copertina del disco. Un bimbo completamente nudo, nuota divertito in una profonda piscina, inseguendo una banconota attaccata ad un amo da pesca. Il dollaro venne aggiunto in post produzione, ma la scelta di un’immagine tanto audace fu dettata dal desiderio di Cobain di condannare la macchina capitalistica e le sue ideologie; secondo le quali, l’economia fosse il principale motore del mondo, corrompendo gli individui fin da piccoli.
Il bambino che figura sulla cover di Nevermind, ovviamente, ha un’identità. Si tratta di Spencer Elden, un giovane statunitense ai cui genitori spettò la scelta di immortalarlo o meno in piscina. Il responso fu, naturalmente positivo e, pur non avendone memoria, il piccolo Elden, ha contribuito a scrivere una delle più prestigiose pagine della storia del Rock. Spencer fu scelto dal fotografo Kirk Weddle dopo che una serie di shooting in una scuola di nuoto non soddisfarono i vertici della Geffen Records. I genitori di Spencer Elden hanno dichiarato di aver percepito solo 200 dollari dal set fotografico e che, questo, sia durato circa 15 secondi.
Chi è Spencer Elden oggi?
Nel corso di un’intervista rilasciata per il Time, Elden si è detto stupito per quanto, pur non ricordando, oggettivamente, nulla, dell’accaduto, questo abbia avuto un fortissimo impatto nella sua vita. Ad oggi, Spencer vive con sua madre, è un appassionato d’arte e di agricoltura e, di tanto in tanto, si occupa dell’organizzazione di mostre ed esposizione di quadri. Riguardo la vicenda, Spencer ha spiegato di essersi sentito spesso in disappunto per essere stato il più piccolo ingranaggio di quell’enorme macchina che si è rivelata essere il Grunge negli anni ’90. “Far parte di questa storia in così minima parte mi fa sentire strano. A volte sono stato male pensando di non aver fatto valere i miei diritti, ma come avrei potuto?”.
In effetti, pensando al fatto che Nevermind abbia venduto oltre 30 milioni di copie e che, gran parte dei proventi del merchandising della band, ancora oggi, siano incentrati sul disco e, pensare che la sua famiglia abbia guadagnato così poco da un evento di tale portata; lascerebbe un po’ tutti con l’amaro in bocca. Spencer, inoltre, ha aggiunto di non essere mai riuscito ad entrare in contatto con Dave Grohl e Krist Novoselic. Interrogati riguardo i fatti, i due ex membri dei Nirvana hanno detto di non aver presenziato al giorno degli shooting per la copertina del disco e di essere venuti al corrente dell’identità del bambino, solo attraverso le riviste.