La famosa band progressive rock dei Pink Floyd ha appena condiviso un nuovo post sul profilo ufficiale Instagram contenente una piccola sorpresina. Il profilo ha infatti celebrato il giorno di rilascio dell’ottavo album in studio della band. Conoscete quel disco? Sicuramente sì, dal momento che si tratta dell’album dei record, ovvero The Dark Side of the Moon. Nella foto condivisa da Pink Floyd, c’era un solido triangolo di colore blu con il nome dell’album. Inutile dire che tecnicamente si tratta di una delle primissime versione molto ricercata dai collezionisti di tutto il mondo. Inutile dire che è un cimelio per veri collezionisti.
Il post su Instagram dei Pink Floyd
Il post su Instagram recita: “Oggi celebriamo l’uscita nel 1973 di The Dark Side Of The Moon dei Pink Floyd. Un album che si sarebbe dovuto chiamare Eclipse all’inizio. L’etichetta discografica mostrata qui è questo raro triangolo “solido”, fortemente ricercato dai collezionisti … a fianco c’è anche una versione Daliesque della copertina.” Con Daliesque si intende una sorta di versione della copertina come se fosse fatta da Salvador Dalì, il celebre pittore surrealista spagnolo. Inutile dire che questo post scritto dai Pink Floyd ha suscitato molte discussioni tra i fan. Alcuni hanno affermato che il giorno di rilascio dell’album non sarebbe il primo di marzo. Secondo altre fonti, la data di uscita dell’album sembra essere proprio il primo marzo.
Il dubbio sul giorno di pubblicazione
Andando a indagare il discorso “pubblicazione” del disco, ci sono degli elementi particolari. The Dark Side of the Moon uscì il primo marzo del 1973 negli Stati Uniti (e non in Gran Bretagna). Il 14 marzo invece uscì nel Regno Unito, Altri però dicono un’altra cosa, ovvero che il disco dei record dei Pink Floyd era invece uscito il 23 marzo, non il 14 marzo. Sta di fatto che il successo fu talmente gigantesco che superò le più rosee aspettative sia della casa discografica sia degli stessi membri. I vari ne beneficiarono moltissimo e riuscirono a risolvere i loro problemi economici dal momento che i precedenti album non avevano avuto così tanto successo come questo lavoro.
La questione “riedizioni” del vinile in CD
Va anche indagato il discorso “riedizioni“. Nel giugno 1979 venne rilasciata una riedizione di The Dark Side of the Moon in vinile e precisamente 9 anni dopo una versione in Ultradisc durato (un cimelio per veri collezionisti anch’esso).. Il CD uscì solo nel 1984 ed era già una grossa novità per l’epoca. Ecco che il CD ha una nomea un po’ leggendaria. Pare che in alcune copie del CD ci sia una versione di Ticket To Ride dei Beatles in versione interamente strumentale, come una sorta di traccia nascosta o fantasma. Nel vinile ciò non si sente, quindi è logico pensare che potrebbe essere un errore di rimasterizzazione dal vinile e che non sia qualcosa di voluto. Anche se sembra difficile crederlo, in realtà.
L’edizione quadrifonica
Nel 1973 l’edizione quadrifonica venne realizzata dal tecnico del suono della EMI, un certo Alan Parsons. Sì, proprio lui, che avrebbe dato nome alla band The Alan Parson’s Project. I Pink Floyd in realtà non volevano Alan Parsons, nonostante avessero stima di lui. Essi, soprattutto Roger Waters, preferivano qualcun altro. Fu poi James Guthrie a rifare il mix quadrifonico solo nel 2003, in occasione del 30esimo anniversario del disco. Comunque, un cimelio per veri collezionisti.