Volete sapere qual é la canzone preferita di Jimmy Page? Ovviamente ci riferiamo alla canzone dei Led Zeppelin preferita dallo storico chitarrista della band. Ve la diciamo subito: si tratta di “Achilles Last Stand“. Vi sorprende? Forse sì. Non si tratta infatti di una delle canzoni più famose della band. Non è Stairway to Heaven, non è Black Dog, non è Whole Lotta Love, nulla di tutto ciò. Andiamo a vedere un po’ la storia di questo pezzo, come è nato il brano e perché proprio questa canzone è così amata da Jimmy Page. Solo per farvi un’introduzione, si tratta di un brano lungo oltre dieci minuti, pieno di chitarra sovraincise e si tratta del brano di apertura del disco Presence, del 1976, il settimo disco in studio dei Led Zeppelin.
L’ISPIRAZIONE
Jimmy Page e il cantante Robert Plant avevano iniziato a scrivere il pezzo durante l’estate del 1975. I due ebbero una notevole influenza dalla musica orientale (vi ricorda qualche altra band composta da 4 membri negli anni Sessanta che fecero la stessa cosa, in misura diversa?) e decisero di applicarla. Il pezzo è uno dei pezzi più complessi, ricchi e, se vogliamo, anche difficili dell’intera discografia dei Led Zeppelin. La canzone ha ricevuto, nel corso degli anni, delle recensioni molto positive. Molti hanno trovato della analogie con un altro pezzo, ovvero “Kashmir“.
LA NASCITA
Page ha definito “Achilles Last Stand” come la sua canzone preferita dei Led Zeppelin in diverse interviste. L’assolo di chitarra, secondo lui, è pari all’assolo di “Stairway to Heaven“. Ma da dove nasce tutto? Dal Marocco. Jimmy Page e Robert Plant andarono in Marocco nel giugno del 1975, dove svilupparono materiale per il loro prossimo album. Page aveva ascoltato musica etnica e ne fu pesantemente influenzato. Va detto che la world music, etnica e, in generale, la musica nordafricana e mediorientale avevano già ispirato precedenti canzoni del gruppo, come “Friends” e “Kashmir“. “Achilles Last Stand” ha, in verità, moltissimi elementi particolari. Da citazioni e riferimenti a William Blake, al mito di Atlante e al celebre Achille.
I RIFERIMENTI
Ma c’è di più. Il titolo del brano si riferisce, con una certa dose di ironia, all’incidente automobilistico di Plant dell’agosto del 1975. Il frontman si ferì gravemente alla caviglia, allo stesso modo Achille morì trafitto da una freccia scagliata da Paride e conficcatasi nel calcagno dell’eroe greco. E da dove vengono i vari riferimenti a William Blake? Cosa è questa “Albion” che lo stesso Plant dice? Albion era il nome antico dell’Inghilterra. E Atlante chi è? Atlante era un titano della mitologia greca che per punizione per aver sfidato gli dei, fu costretto a tenere la pesantissima volta del cielo sulle sue spalle. Allo stesso modo, Atlante nella canzone dei Led Zeppelin, tiene in mano il Marocco, l’Algeria e la Tunisia.
IL MOOD OSCURO
Questi erano i vari riferimenti. Jimmy Page ha dichiarato di aver sempre amato la capacità di Plant di inserire elementi misteriosi e oscuri. Ecco perché il ritmo hard rock è perfettamente mescolato con un mood veramente particolare e misterioso. Non è un caso che Jimmy Page decise di sovraincidere molte volte la sua chitarra, come faranno anche i Queen diversi anni dopo. La canzone in realtà è un vero e proprio viaggio mistico che gli stessi Led Zeppelin hanno fatto. Non è un caso che la canzone venga considerata la più ambiziosa dell’album Presence. Ecco la storia della canzone preferita di Jimmy Page.