Cosa sarebbe il rock se non fosse condito da eccessi e sregolatezze? Sarebbe diventato il genere che è oggi se non avesse avuto protagonisti rivoluzionari e folli? Band pronte a vivere sul filo del rasoio, tra gesti scellerati ed esibizioni spettacolari. Non è un caso che il suo motto sia proprio “sesso, droga e rock ‘n’ roll”. Gli artisti e i gruppi storici – che hanno piantato le radici stesse del genere – ne hanno fatto il loro mantra personale. Scopriamo in questo articolo appunto, le band rock più pazze di sempre.
SESSO, DROGA E ROCK ‘N’ ROLL: LA NASCITA DELLA FAMOSA ESPRESSIONE
Sesso, droga e rock ‘n’ roll è il sacro mantra della musica internazionale e dell’edonismo nella sua forma più pura. Ma da dove deriva questa iconica espressione e qual è la storia che vi si nasconde dietro? Il primo utilizzo della frase risale al 1969 quando – sulle pagine della rivista LIFE – in riferimento alla controcultura giovanile si leggeva: “Ha i suoi sacramenti nel sesso, nella droga e nel rock”.
Ma è nel 1977 che l’espressione prende veramente piede, quando Ian Dury – musicista britannico – pubblica il suo omonimo singolo. E’ probabile tuttavia, che il mantra della musica altro non sia che una rivisitazione del detto inglese “wine, woman and song”. Corrispondente all’italiano “bacco, tabacco e venere”.
MOTLEY CRUE
Chi avesse visto il biopic musicale sui Motley Crue – disponibile su Netflix – ha avuto un bell’assaggio della vita folle e scellerata dei suoi componenti. The Dirt ripercorre infatti la carriera della band di Nikki Sixx e Tommy Lee dall’anno della formazione. Party sconvolgenti – a base di droghe e alcol – camere di albergo completamente devastate, dipendenze e abusi di qualsiasi tipo. I Motley Crue hanno avuto sicuramente il loro bel daffare durante la loro carriera.
“Diciamo che in quel periodo c’erano persone che non si svegliavano più, che andavano in overdose. – ha detto Lee ripensando a quei momenti – Anche noi eravamo una bomba pronta ad esplodere e c’era sempre la sensazione che qualcuno di noi fosse destinato a morire. Il fatto che siamo riusciti a passare quella fase è qualcosa di straordinario perché gli ingredienti per far finire male le cose c’erano tutti”.
ROLLING STONES
Non è un caso che i Rolling Stones siano sempre stati paragonati ai Beatles – in ambiente britannico – i bravi ragazzi di Liverpool. E, ad onor del vero, nemmeno i Fab Four si lasciavano troppo pregare quando si trattava di follie e sperimentazioni con droghe e sostanze di qualsiasi tipo. Ma i Rolling Stones era su un altro livello, a partire dalla coppia Mick Jagger e Keith Richards. Tutti i componenti della band sono famosi per le loro avventura con droghe, groupies e alcol – ma il primato appartiene sicuramente al chitarrista.
Le leggende metropolitane intorno all’immortale musicista degli Stones sono tantissime. Alcune più verosimili altre ai limiti della fantascienza. Resta il fatto che i Rolling Stones hanno sfruttato appieno gli sfarzi e i piaceri del periodo d’oro del rock ‘n’ roll.
BLACK SABBATH
Altri capostipiti delle follie nel rock, i Black Sabbath si difendono decisamente bene soprattutto per merito del loro frontman Ozzy Osbourne. Anche intorno a lui gli aneddoti e le storie si accavallano come intorno ad una figura mitologica. Dalla volta in cui mozzò la testa di un pipistrello vivo sul palco a quando sniffò una striscia di formiche – scena tra l’altro presente nel biopic The Dirt, sui Motley Crue.
Tale aneddoto sarebbe legato ad un episodio realmente accaduto durate il tour Bark at the Moon, del 1984. In quell’occasione i Black Sabbath – che erano on the road con i Motley Crue – furono protagonisti di una gara decisamente grottesca. Ozzy sfidò infatti Nikki Sixx a fare il maggior numero di gesti schifosi. Persino la band di Sixx, alla fine, rimase sconvolta dal Principe delle Tenebre.
SLIPKNOT
La mascheratissima band degli Slipknot è sicuramente una delle più terrificanti – dal punto di vista estetico – dell’ambiente musicale. La formazione capeggiata da Corey Taylor infatti, indossa sempre delle maschere ispirate ai classici dell’horror. Gli Slipknot poi sono particolarmente famosi per i loro concerti, durante i quali si lasciano andare a gesti folli e sconsiderati.
Come quella volta che Clown – la mente dietro la maggior parte delle idee della band – si dice abbia infilato un uccello morto in un barattolo e lo abbia lasciato decomporre. Tutto questo per portarlo poi ai concerti. Oppure quando Sid Wilson – durante il Mayheam Festival di Seattle nel 2008 – si ruppe entrambi i talloni in un salto. La cosa più folle è che tornò immediatamente dietro il giradischi, continuando a suonare con i piedi rotti.
RAMMSTEIN
La band industrial metal dei Rammstein – capeggiata da Till Lindemann – è sicuramente nota per i concerti live all’insegna della spettacolarizzazione, degli effetti esplosivi e pirotecnici e di gesti folli. Uno su tutti l’evento tenutosi al Madison Square Garden, alla fine del quale – con in molte altre occasioni – Lindemann e Christian Lorenz – hanno dato spettacolo.
Lorenz è infatti entrato in una vasca, dopo un finto litigio con il cantante. E quest ultimo, salito su una pedana, ha iniziato a versare del liquido infiammabile all’interno della stessa – provocando infine un’esplosione.
MOTORHEAD
Anche la reputazione di follia e sregolatezza legata ai Motorhead deve molto del merito al leader, Lemmy Kilmister. Un artista che – per tutta la propria vita e carriera – è stato legato a doppio filo ad un uso spropositato di alcol e droghe. Proprio per colpa della sua dipendenza, Kilmister rischiò più volte la morte. Si narra ad esempio che una sera, assieme ad un suo amico, avesse rischiato di venir beccato dalla polizia mentre era in possesso di un centinaio di pillole.
Per non farsi scoprire i due ingerirono tutto ciò che avevano. Alla fine sembrava che il cantante dei Motorhead fosse morto. “Sembrava avessi smesso di respirare, ma non era vero – dirà Lemmy in White Line Fever – Me ne stavo sdraiato con gli occhi aperti, faticando a parlare”.