Love Kills viene pubblicato inizialmente come singolo solista di debutto di Freddie Mercury. Era il 1984 e il brano venne scelto come colonna sonora di un film del 1927 restaurato dal produttore musicale Giorgio Moroder. Parliamo del celeberrimo muto di fantascienza Metropolis. Questo, fece in modo che il brano diventasse il suo primo singolo di successo, conquistando la decima posizione nella classifica dei singoli migliori nel Regno Unito. Inoltre, fu immeritatamente nominato per un Razzie.
Si tratta di una cerimonia che si tiene annualmente ad Hollywood in cui vengono distribuiti premi per le peggiori produzioni dell’anno corrente. I Golden Raspberry Awards. Freddie Mercury risaltò in un elenco di cinque nominati per le peggiori canzoni d’autore. In lista, artisti del calibro di Prince e Dolly Parton che, addirittura, ebbe due menzioni. Love Kills, però, non finì per essere declassata a peggior canzone dell’anno. Il titolo, infatti, spettò a Drinkenstein di Dolly Parton che venne utilizzata, risultando altamente fuori luogo, nel film Rhinestone con Sylvester Stallone.
Sebbene abbia avuto un inizio al quanto disonorevole, l’epopea di Love Kills ha contribuito a consolidare concretamente la carriera solista di Freddie Mercury. Dopotutto, si tratta di un brano da top 10. La gloria di The Great Pretender, Barcelona, In My Defence e di Living On My Own rimane, tuttavia, irraggiungibile. Quest’ultimo, infatti, è stato il best seller dell’anno in Europa e, ha permesso che Mercury ricevesse il premio postumo Ivor Noviello come successo internazionale dell’anno.
Love Kills, il brano più longevo di Freddie Mercury
Con Love Kills, Freddie Mercury anticipò il suo primo album da solista, Mr. Bad Guy. Il brano, si è affermato come uno dei più longevi della sua carriera, trattandosi di un classico intramontabile da discoteca. Nonostante sia stato proposto come singolo solista di Freddie Mercury, però, Love Kills è nato grazie alla partecipazione dei membri dei Queen al completo. In effetti, la carriera di Freddie Mercury come artista solista, ha spesso incrociato i passi degli altri membri dell’immenso gruppo Rock britannico, in brani come Never Boring, ad esempio, è possibile ascoltare Roger Taylor alle seconde voci, così come nella meravigliosa The Great Pretender.
John Deacon presta le sue doti al basso in How Can I Go On e Brian May, fornisce le tracce di chitarra in She Blows Hot And Cold. Il batterista e il chitarrista dei Queen, Roger Taylor e Brian May, sono ritornati su Love Kills a quasi trent’anni dalla sua uscita; riportandolo alla luce, in una versione che riarrangia il brano come una ballata e che è possibile ascoltare sull’album del 2014, Queen Forever.
Questa loro versione alternativa è stata proposta dal vivo dai Queen, insieme ad Adam Lambert durante il loro tour in Nord America di quello stesso anno. La scelta del gruppo di riprendere e, a detta dei fan, lapidare l’opera del compianto frontman originale, ha profondamente inviso gli animi di questi ultimi nei confronti della band, dando luogo a polemiche di non poco vigore, secondo le quali, i Queen si sarebbero indebitamente appropriati della traccia. A smentire le accuse, provvedettero subitaneamente sia Roger Taylor che Brian May che corsero ai ripari spiegando di aver inciso la traccia suonando insieme a Freddie Mercury.