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Perché le rockstar spaccavano la propria chitarra sul palco?

Quale è uno dei simboli del mondo del rock? Sicuramente la mossa delle corna fatta con le dita della mano (pare creata dal chitarrista e cantante Ronnie James Dio). Oppure gli scream o i growl fatti con la voce, anche se pochi riescono a farlo veramente. Oppure la chitarra sfasciata e distrutta nel palco. Andiamo quindi a rispondere a questo particolare interrogativo che molti di voi di saranno sicuramente chiesti senza sapere dare una risposta. Perché le rockstar spaccavano la propria chitarra sul palco? Quali sono stati i primi musicisti a spaccare e distruggere i propri strumenti in diretta, davanti a una folla urlante di pubblico? Sono stati gli Who, negli anni Sessanta.

L’ORIGINE DEL FAMOSO GESTO DEGLI WHO

Pare che l’abitudine di spaccare gli strumenti nacque per una casualità e che non venne fatta appositamente come un particolare simbolo di ribellione. Gli Who, come suddetto, furono tra i primi a rompere chitarra, batterie, bassi e quant’altro. Pare che gli Who stessero facendo, negli anni Sessanta, un concerto in un locale che aveva la particolarità di essere particolarmente piccolo e basso. Ecco che, per sbaglio, il chitarrista del gruppo Pete Townshend urtò con la chitarra il soffitto. Immediatamente il manico si ruppe e Pete andò in escandescenze. Pensò bene quindi di fare 31, dopo aver fatto 30, rompendo del tutto lo strumento in preda alla rabbia e allo sconforto.

GLI ALTRI ARTISTI CHE SPACCAVANO STRUMENTI

Ci furono poi altri artisti musicali che si dedicarono a questi fatti e questi gesti molto forti ma che facevano impazzire i fan. Molti si ricorderanno la copertina dei Clash del 1979 per l’album London Calling. Per chi non si dovesse ricordare del disco, la copertina vede un chitarrista intento a spaccare il proprio strumento per terra. Anche altri, come ad esempio Kurt Cobain dei Nirvana, erano spesso dediti a spaccare gli strumenti in segno di protesta anarchica. Come successe ai Placebo, tra l’altro in Italia al festival di Sanremo nel 2001, di fronte ad un’attonita e stupita Raffaella Carrà che mai si sarebbe aspettata un fatto del genere.

LA CHITARRA BRUCIATA DA JIMI HENDRIX NEL 1967

Se si parla di distruzione di strumenti sul palcoscenico non si può non citare Jimi Hendrix. Siamo al Monterey International Pop Festival negli Stati Uniti, precisamente nell’anno 1967. Inutile dire che il concerto di Jimi Hendrix fu straordinario e gli permise di guadagnare una popolarità enorme, il pubblico era in visibilio già così di fronte ad un artista simile. Ma per lui non era abbastanza, serviva ancora qualcosa di stupefacente che stupisse il pubblico. Fu così che Hendrix decise di dare fuoco, letteralmente, alla propria Fender, davanti al pubblico. E il pubblico come reagì? Benissimo, era così stupito ed esaltato che fu incredibilmente assorto dalla scena.

BILLIE JOE ARMSTRONG “IL DISTRUTTORE”

Forse il mondo del punk è quello che più di tutti dimostrava il proprio animo ribelle e incline al distruggere tutto ciò che capitava a tiro, soprattutto gli strumenti. Tra tutti, non si può non citare tutta la crew dei Sex Pistols e, in tempi più recenti, i Green Day e il suo storico leader Billie Joe Armstrong. Giusto qualche anno fa venne chiamato, insieme alla sua band, a cantare in un festival insieme ad altri nomi. Ma a quanto pare gli organizzatori avevano pensato di concedere meno spazio a lui e dare più tempo a Justin Bieber. Ovviamente i Green Day la presero malissimo, scagliandosi contro l’organizzazione e fu qui che Billie Joe Armstrong distrusse la sua chitarra sul palco. Lui è stato uno dei tanti che spaccavano la propria chitarra sul palco, ve ne vengono in mente altri?

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