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Jim Morrison e quella profezia (avverata) sul futuro della musica

La band capitanata da Jim Morrison, nata a Venice Beach nel 1965 e scioltasi nel 1973, è considerata ancora oggi una delle più influenti e controversi del pianeta. Alcuni brani come “Light My Fire”, “The End”, ed “Hello,I Love You”, sono dei classici senza tempo, interpretati e reinterpretati da numerosi artisti delle generazioni successive, fino ad arrivare ai giorni nostri. I Doors, insieme all’iconico Jim Morrison, hanno scritto pagine indelebili della storia della musica e, a quanto pare, il Re Lucertola era anche piuttosto lungimirante! Andiamo a scoprire in questo articolo la profezia di Jim Morrison sul futuro della musica.

La profezia, avverata, di Jim Morrison sul futuro della musica

Correva l’anno 1969 e la musica viveva uno dei suoi momenti migliori. I Led Zeppelin rilasciavano il loro primo successo discografico. I Beatles si esibivano dal vivo per l’ultima volta in quel memorabile “Rooftop Concert” . E, a soli 11 anni, un giovanissimo Michael Jackson esordiva insieme ai suoi fratelli con il gruppo “The Jackson 5”. In questo scenario di rivoluzione e cambiamento, Jim Morrison ebbe un’improvvisa e lungimirante illuminazione, tracciando un preciso profilo di quella che sarebbe stata la musica nel futuro.

“Alcuni grandi musicisti come Mozart erano dei prodigi, scrivevano opere geniali quando erano ancora molto giovani.” Spiegò Jim Morrison durante un’intervista, riflettendo sul futuro della musica: ”Ed è proprio questo quello che succederà: un ragazzino brillante giungerà sulla scena musicale e diventerà popolarissimo. Lo riesco ad immaginare. Lo immagino solo, con un sacco di nastri e macchinari elettronici. Lì fuori c’è già qualcuno che sta lavorando in uno scantinato, progettando una forma musicale completamente nuova.”

Jim Morrison e il nefasto Club dei 27

Il poeta maledetto riuscì a delineare, perfettamente, un ritratto accurato della musicale attuale e, per quanto riguarda gli strumenti elettronici e l’arrivo di questi talenti solitari, Morrison aggiunse: “State tranquilli, ne sentiremo parlare tra un paio di anni. E, chiunque esso sarà, spero che diventerà davvero popolare e che riuscirà a suonare in stadi affollatissimi.”

Jim Morrison è stato uno dei personaggi più rappresentativi della musica mondiale: la sua morte, avvenuta tragicamente il 3 luglio del 1971, ha gettato nel baratro un’intera generazione di musicisti. E, le cronache del tempo, parlano di un Jim Morrison che, prima dei suoi ultimi giorni di vita trascorsi a Parigi, viveva in uno stato sempre più vicino a una decantata morte. I suoi 27 anni sembravano essere in linea con quelli di tanti altri artisti che avevano trovato la morte prima di lui e che, per questo motivo, rientravano tutti a far parte di un nefasto gruppo, chiamato il Club dei 27.

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