I Nirvana sono, insieme ai Pearl Jam e ai Foo Fighters, i capostipiti del grunge. Nato a Aberdeen nel dicembre del 1987, il gruppo è rimasto attivo fino al 1994, anno della morte dell’iconico Kurt Cobain. E, come ogni band che si rispetti, anche i Nirvana ai tempi d’oro si sono distinti per eccessi e stravaganze.
La bizzarra richiesta dei Nirvana di Kurt Cobain
La band capitanata da Kurt Cobain, durante uno show all’University of Buffalo’s Alumni Arena, fece una richiesta piuttosto assurda: ordinò allo staff dei pacchetti di M&Ms, al cui interno però non dovevano esserci assolutamente quelli verdi. È cosa ben nota che le band facciano richieste bizzarre e insolite durante i tour e, a raccontare questo particolare episodio riguardante i Nirvana, ci ha pensato Kim Greenfield, direttore dell’università. L’uomo ha raccontato che, dopo numerose trattative, la band fu ingaggiata per un totale di 45.000 dollari e tra le richieste del gruppo ce n’era una che particolarmente attirò la sua attenzione: “I Nirvana esigono diversi pacchetti di M&Ms, di tutti i colori tranne il verde.”
“Si, è così: abbiamo dovuto chiedere ad una persona del nostro team di scartare tutte quelle verdi.” Ha raccontato Greenfield, aggiungendo: “Sembrava la tipica richiesta di un gruppo di artisti montati.”
E, come se non fosse abbastanza, la band pretese anche che il palco fosse montato secondo le loro particolari indicazioni: la misura dell’ampiezza doveva essere uguale alla misura dell’altezza. Il team di tecnici capitanato da Joseph Schneider lavorò tutta la notte per accontentare le richieste dei Nirvana: “Lo ammetto: la richiesta era piuttosto folle, ma il risultato finale fu sorprendente, -ha raccontato Schneider- quello show è stato curato nei minimi dettagli.”
La tecnica analoga utilizzata dai Van Halen
L’episodio degli M&Ms ha riportato alla mente un evento analogo legato ai mitici Van Halen. Anche la band capitanata da Eddie Van Halen inserì tra le varie clausole che in ogni backstage doveva esserci una ciotola piena di quei gustosissimi cioccolatini… senza che però ce ne fossero di marroni!
Dietro queste richieste assurde, però, molto spesso si nasconde qualcosa di molto ben più profondo. Come ha spiegato il musicista David Lee Roth nella sua biografia, aggiungere clausole di questo genere permette di capire alla band se i diretti interessati hanno letto fino in fondo il contratto.
“Giravamo con nove camion diversi pieni di attrezzature. C’erano moltissimi errori tecnici possibili. L’articolo 126 recitava: “Non ci sarà nemmeno un M&Ms marrone nel backstage, pena confisca dello spettacolo con pieno risarcimento.” Ha spiegato nella sua biografia David Lee Roth, aggiungendo: “Quindi, quando andavo nel backstage e trovavo un M&Ms marrone… sapevo che qualcosa sarebbe andato storto e che avrei dovuto controllare tutto il resto. Garantito che ci sarebbe stato un errore tecnico da qualche parte: non avevano letto fino in fondo il contratto.”
In conclusione, quindi, molto spesso le band usavano queste particolari richieste per testare l’efficienza del team e assicurarsi che lo show riuscisse alla perfezione.