La carriera di Jimi Hendrix è costellata da pietre miliari della storia del Rock. Il leggendario chitarrista statunitense ha rivoluzionato il modo di fare musica, creando un vero e proprio stile di vita, in soli quattro anni. Una parentesi importante nella vita di Jimi Hendrix è costituita dal suo periodo londinese. Hendrix arrivò nel Regno Unito nel Settembre del 1966. Fu in quel momento che gli eroi della chitarra che, al tempo, dominavano le scene europee, tra cui Eric Clapton, realizzarono a cosa sarebbero andati incontro. Nel 1967, Jimi Hendrix esordì ufficialmente, irrompendo prepotentemente sulla scena musicale, rilasciando il primo album con gli Experience e, scolpendo definitivamente il suo nome nella storia, partecipando al Festival di Monterey, reso indimenticabile dal suo rito sacrificale, in cui diede fuoco sul palco alla sua Fender Stratocaster.
Ma il capolavoro di Jimi Hendrix non aveva ancora visto la luce. Si tratta di Electric Ladyland. L’ultimo disco inciso dal chitarrista insieme agli Experience. Il doppio album divenne il più grande successo della band. Electric Ladyland includeva il singolo, al tempo distruttore di classifiche e, ad oggi, testimonianza senza tempo dell’immenso apporto di Jimi Hendrix sulla cultura moderna; cover del brano di Bob Dylan, All Along The Watchtower. Nel 1969, Jimi Hendrix era un grande fan del leggendario cantautore americano; nonostante la prima volta che il chitarrista ascoltò un brano di Dylan, rimase talmente perplesso da indurlo al più totale disappunto.
Jimi Hendrix pensava che Bob Dylan fosse stonato
Nella biografia di Chris Welch su Jimi Hendrix, l’autore racconta delle innumerevoli conversazioni che ha avuto con il leggendario chitarrista, prima della sua prematura morte. Welch chiese ad Hendrix quali fossero le principali influenze nel suo inconfondibile stile. Il mitico chitarrista rispose spiegando di essersi ispirato a diversi artisti tra cui: Muddy Waters, Eddie Cochran e Johann Sebastian Bach. Jimi Hendrix rivelò, inoltre, di aver conosciuto la musica di Bob Dylan prima ancora di fondare gli Experience. “Prima di arrivare in Inghilterra – dice – ascoltavo molto Bob Dylan. La sua voce, però, mi lasciò perplesso le prime volte“.
“La prima volta che l’ascoltai, pensai che ci volesse davvero molto coraggio per cantare così male in pubblico. Poco tempo dopo, mi accorsi di quanto fossi stato cieco. Bob Dylan è molto più di un cantante o di un chitarrista. Le sue parole sono pura poesia”. Quando il chitarrista decise di reinterpretare All Along The Watchtower, tratta dall’album del 1967, John Wesley Harding, seppe sin da subito cosa fare per dare nuova vita alla canzone. Più tardi, Bob Dylan ringraziò Jimi Hendrix, esprimendo la sua gratitudine per aver scelto di rivisitare un suo brano.
Le parole di Bob Dylan per il leggendario chitarrista
Nel 2015, dopo aver ricevuto il premio Musicares Person Of The Year Award; il cantautore ringraziò i suoi collaboratori e gli interpreti che avevano rivisitato le sue canzoni nel corso degli anni. Dopo aver parlato di Joan Baez, The Byrds e Nina Simone, Bob Dylan spostò la sua attenzione su Jimi Hendrix. “Non lo dimenticheremo mai – ha detto – ha preso alcune delle mie canzoni di minor successo, a cui nessuno avrebbe mai prestato attenzione, e le ha spinte oltre i limiti della stratosfera. Li ha resi dei classici intramontabili. Devo ringraziare Jimi. Desideravo fosse qui stasera“.
Bob Dylan ha, inoltre, ricordato la prima volta in cui ha incontrato Hendrix, prima che fondasse gli Experience. “Era solo un chitarrista”, ha ricordato Dylan. Nel corso di un’intervista del 1969, Jimi Hendrix esplicò il suo amore artistico per Bob Dylan e spiegò di averlo incontrato solo una volta, nel 1966, prima che partisse per il Regno Unito. “Credo fossimo stati entrambi abbastanza ubriachi all’epoca. Forse non lo ricorderà nemmeno”. In realtà, dopo oltre 50, il leggendario cantautore ricorda il suo incontro con Jimi con assoluta nostalgia.