Chi era Freddie Mercury? Un persona o un personaggio? Stando ai racconti dei suoi amici e affetti più cari, si evince l’immagine di un uomo introverso, timido, che solo con la musica riusciva a tirare fuori l’animale da palcoscenico che era in lui. Per questo motivo – se molte verità su Mercury e i Queen sono state sbattute in faccia al pubblico – molte altre sono state tenute nascoste, private. Esistono infatti molti segreti del leggendario frontman britannico e della sua band che forse non tutti conoscono.
FREDDIE MERCURY NON CREDEVA NELL’ASTROLOGIA
Nonostante la sua fede Zoroastriana e l’utilizzo di simboli connessi nel logo dei Queen, Freddie Mercury non credeva molto nell’astrologia. La fiducia incrollabile del frontman britannico risiedeva infatti nell’intelligenza e nella capacità razionale e senziente dell’essere umano.
QUEEN, LA STORIA DEL LORO PRIMO TOUR NEGLI STATI UNITI
I Queen vedono la propria formazione nel 1970 quando Freddie Mercury – dopo vani tentativi di mettere su una propria band – incontra fortuitamente Roger Taylor e Brian May. L’assetto definitivo sarà completato dal bassista John Deacon.
Nel 1973 è il momento dell’album di debutto omonimo che – se non riesce a conquistare grande visibilità o successo commerciale – apre decisamente ai Queen uno spiraglio verso il successo. Sull’onda di questa ricerca di consacrazione, la band parte per il primo tour negli Stati Uniti. Forse non tutti sanno che all’epoca Freddie Mercury e soci suonavano in apertura ad un gruppo chiamato Mott the Hoople.
QUEEN, LE SPESE FOLLI PER A NIGHT AT THE OPERA
Nel 1975 i Queen pubblicano l’album che li consegnerà definitivamente agli annali della storia musicale. Esce in quell’anno A Night at the Opera, contenente alcune delle canzoni più belle e intramontabili di Freddie Mercury e band. Ma il lavoro discografico è noto nella storiografia musicale anche per un altro motivo.
La sua produzione costò infatti 40,000 sterline che – calcolando l’inflazione e la conversione in dollari – corrispondono a circa $ 385,000. A Night at the Opera batté il record di album più costoso mai pubblicato fino a quel momento.
BOHEMIAN RHAPSODY, LA STORIA DEL BRANO CAPOLAVORO DEI QUEEN
Ovviamente A Night at the Opera è noto anche per il brano capolavoro Bohemian Rhapsody. Se la canzone di Freddie Mercury non fosse stato già abbastanza famosa, ci ha pensato poi il biopic musicale omonimo a riportarla all’attenzione del mondo intero. La storia dietro la composizione e produzione di questa traccia è molto interessante. Ci vollero infatti ben tre settimane per registrarla, dato il macroscopico utilizzo di sovra-incisioni. I Queen decisero di utilizzare ben quattro studi di registrazione diversi per il prodotto finale.
D’altro canto invece, il video musicale venne registrato in sole quattro ore ed editato in altre cinque. Il costo complessivo delle riprese fu di 4500 sterline – un’inezia se paragonato a tutto il resto. Nonostante ciò, Bohemian Rhapsody è diventato uno dei singoli più venduti e amati dei Queen. Il pubblico è attratto da anni dalla sua complessità stilistica e musicale e anche dal testo criptico, mai del tutto chiarito.
L’AMORE DI FREDDIE MERCURY PER I GATTI
Freddie Mercury era un grande amante dei gatti. Un dettaglio reso abbastanza evidente anche nel biopic musicale sui Queen, Bohemian Rhapsody. Quando il frontman infatti acquista la dimora di Garden Lodge, decide di assegnare ad ognuno dei suoi animali una stanza privata. Sembra anche che – mentre il cantante era in tour – chiamasse spesso a casa e insistesse per parlare con i gatti al telefono.