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Pink Floyd, la storia segreta dell’album “Animals”

Per i Pink FloydAnimals fu un album, incredibilmente importante. Un disco tra The Wall, l’album successivo del 1979, e Wish You Were Here, l’album precedente del 1975. Le aspettative non erano certo ridotte, anzi, tutt’altro. Questo disco presenta le chitarre di Dave Gilmour al loro meglio assoluto e delle potentissime immagini liriche scritte da Roger Waters in cui viene presentata tutta la feccia dell’umanità. Non è un caso che gli animali vengono paragonati agli esseri umani. 3 sono gli animali: la Pecora, i Cani e i Maiali. Chiaro che il riferimento a George Orwell e la fattoria degli animali. Vediamo allora la storia segreta dell’album “Animals“.

LE LOTTE INTERNE E LA COPERTINA

L’album fu pesantemente condizionato da diversi segnali negativi. Attenzione, non si sta parlando di strani segni di sventura come se fossero passati tredici gatti neri sotto diciassette scale in un mare di sale rovesciato. Il disco fu afflitto da forti segni di discordia tra i quattro componenti del gruppo fino all’esplosione nel 1979. I fan della band ricorderanno quest’anno con l’addio forzato di Richard Wright, il tastierista, obbligato ad andarsene a causa di Roger Waters, stanco del suo comportamento. Anche la copertina fu colpita da qualche lotta interna: Roger Waters aveva le sue idee e lo studio Hypgnosis, guidato dal fotografo Storm Thorgerson, aveva le sue. Alla fine venne trovata la soluzione in un maiale, denominato poi Algie, che vola tra le ciminiere della Battersea Power Station, una centrale elettrica di Londra.

LA PUBBLICITÀ ASSURDA DEL MAIALE ARCHIE

Quel maialino, Algie, scatenò il panico. La band pensò bene di lanciare un piccolo dirigibile a forma di maiale, della grandezza di 13 metri, nel cielo di Londra. Immaginatevi la gente, assolutamente non abituata a questa stranissima manovra di marketing, negli anni Settanta. Addirittura l’aeroporto di Heathrow decise di intervenire per risolvere il problema ma intanto i Pink Floyd si erano fatti una pubblicità enorme. Fu da questo album che il pubblico capì che il capo della baracca dei Pink Floyd era Roger Waters, molto più di prima. Gli altri membri erano spesso relegati in secondo piano, nonostante il loro contributo fu incredibilmente bello e interessantissimo.

IL PESSIMISMO DI FONDO DI “ANIMALS”

Il maiale lanciato nel cielo era il diretto riferimento a Pigs On The Wing pt.1 e pt.2 Pigs (Three Different Ones). Waters individuò che il maiale volante era il vero e proprio simbolo dell’uomo del tempo. Il maiale inizierà a volare? Probabilmente no, a meno che la scienza non inizi a progredire a livelli record. Ecco perché la visione di Roger Waters è piuttosto pessimista, non certo positivo nei confronti dell’umanità. Per la precisione, il gruppo usò il maiale, da quel momento in poi, nei vari concerti del gruppo anche in seguito a Roger Waters, avvenuto nel 1985. Ma dopo la causa di Waters con i Pink Floyd, Gilmour e Mason decisero di aggiungere i testicoli ad Algie, cosicché l’ex bassista potesse non avvalersi dei diritti d’autore sul lavoro del gruppo. Sì, Algie era una donna.

L’INIZIO DEL DECADIMENTO DOPO “ANIMALS”

I Pink Floyd avevano tour sold out in tutto il mondo, le vendite di dischi erano a livelli enormi, tutto sembrava andare bene. Ma forse non era proprio tutto rose e fiori. Secondo Roger Waters, i Pink Floyd non stavano proprio benissimo ma avevano anzi una vera crisi esistenziale. In particolare, il loro rapporto con il pubblico, paradossalmente, non era a ottimi livelli. Per questo motivo, Animals non poteva che parlare del genere umano. Ecco che riteniamo ai cani, ai maiali e alle pecore, i 3 animali presenti nel disco. I cani rappresentano la cattiveria di poliziotti e tutori dell’ordine pubblico, oltre che un messaggio a coloro detti “scalatori sociali“. I maiali sono simboli di ricchezza e ipocrisia, soprattutto di politici e alti borghesi. Infine, le pecore non potevano che rappresentare la passività del popolo.

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