L’utopia del Rock che si incontra con il ballo, che fa scatenare e che coinvolge gli animi di chiunque è divenuta, negli anni, più volte, realtà. Alla fine, il Rock nacque proprio per smuovere le masse. Queste si divisero solo dopo la nascita di sottogeneri più impegnati che si ponevano di esprimere emozioni ben più complesse. Le correnti dell’Hard Rock, del Metal e del Punk, sviluppatesi in seguito, infatti, aprivano gli orizzonti verso un nuovo modo di concepire la musica. Questa veniva vista come una forma di mediazione intercorsa tra le emozioni più recondite dell’animo umano e l’incoscienza adrenalinica e primordiale che spinge a crearle.
Nel corso dei decenni, però, il Rock ha saputo incontrarsi con l’innocenza ed il divertimento del ballo, travolgendo milioni di persone in ritmi ipnotici e trasgressivi. Alcuni di questi brani si sono, col tempo, rivelati veri e propri inni delle generazioni in cui sono nati. L’era del Glam Metal, come quella del Rock N’Roll, sconvolse irrimediabilmente i macro-insiemi nei quali i generi erano contenuti, riunendo il mondo sotto un unico, sfavillante, spettacolo musicale. In questa classifica, abbiamo raccolto alcune tra le canzoni che hanno meglio rappresentato i meravigliosi momenti di cui sono state protagoniste.
5) Whitesnake – Still Of The Night (1987)
Still Of The Night proviene dal selftitled dei Whitesnake del 1987. Si tratta dell’album della band che ha riscosso maggior successo. Still Of The Night è un inno all’amore fisico e libertino tipico dell’epoca in cui è stato scritto. Le chitarre ruggiscono esplodendo in riff potenti e ben costruiti, rimarcando i virtuosismi di cui l’Hard Rock degli anni ’80 è madido.
4) Bon Jovi – You Give Love A Bad Name (1986)
You Give Love A Bad Name è, forse, il brano simbolo dell’opera dei Bon Jovi. Il pezzo nasce spontaneamente, in meno di mezz’ora nella cantina mal assortita della casa dei genitori di Richie Sambora. Bad Name è un monito alla conquista, alla rivalsa degli istinti più passionali. Si vive una volta sola e i Bon Jovi lo sanno. Con Bad Name, la band espone la propria tesi sull’amore al mondo intero.
3) The Rolling Stones – (I Can’t Get No) Satisfaction (1965)
Possiamo dire di Satisfaction che probabilmente si tratti di uno dei casi meglio riusciti di catarsi totale tra una Rock Band e la sua opera più grande. Il successo dei Rolling Stones non è dovuto solo a quella canzone, eppure è rimasta il simbolo della brillante quanto dissoluta carriera del gruppo. Satisfaction nacque dal genio delirante di Keith Richards che, una notte, strimpellò le note del riff furiosamente sotto l’effetto dell’alcool. Mick Jagger scrisse un testo semplice e dissacrante contro il consumismo degli anni ’60. Il resto è storia e su quella storia hanno ballato milioni di persone senza mai fermare la musica.
2) Led Zeppelin – Rock And Roll (1971)
I Led Zeppelin hanno riassunto l’apoteosi di un genere nei tre minuti e quaranta più esplosivi della storia del Rock. Il brano è un ciclone di libertà dinamitarda in un clima di assoluto sconforto. La globalizzazione ed i conflitti in Indocina imperversavano sugli animi inquietati delle comunità dell’epoca. Con Rock And Roll i Led Zeppelin hanno fermato il tempo e trasportato tutti in pista per un momento di danza e senza freni che dura da un’eternità.
1) Mötley Crüe – Kickstart My Heart (1989)
Con Dr. Feelgood, l’album in cui il brano è contenuto, i Mötley Crüe raggiungono il punto più alto della loro carriera. In un’epoca in cui gli eccessi delle Rockstar erano solo un contorno in un’esistenza dedita alla musica, il quartetto di Los Angeles incarnava perfettamente l’edonismo distruttivo con cui le stelle del Rock venivano stigmatizzate. Kickstart My Heart nasce dall’ispirazione di Nikki Sixx dopo che il suo cuore si è fermato per 2 minuti a causa di un’overdose di eroina. Kickstart My Heart è stato il tormentone che ha lanciato i Mötley Crüe nel firmamento e con cui continuano ad infiammare le platee di tutto il mondo.