Sì, forse è un articolo un po’ pazzo, ne siamo perfettamente consapevoli. Molti di voi, sicuramente fan della saga e di tutto il mondo “Guerre Stellari“, saranno sul piede di guerra per l’affermazione nel titolo. Molti diranno che in realtà Star Wars è un prodotto pop e in effetti non hanno neppure tutti i torti. Pensate a quell’insieme di action figures, di statuette, di videogiochi, magliette e personaggi usati in qualsiasi contesto comunicativo. Chiaramente, secondo questo lato, Star Wars è pop, è molto commerciale. Ma non è sempre stato così, anzi. Vediamo allora perché Star Wars è un prodotto rock e come poi si è evoluto (anzi, involuto) in prodotto prettamente pop.
La colonna sonora rock
Uno degli elementi che avvicina Star Wars al mondo del rock è la colonna sonora. Dietro alle musiche della celebre saga c’è un nome: John Williams, compositore di tutte le colonne sonore delle varie pellicole della saga. In realtà, John Williams non è un compositore rock, dal momento che negli anni ’50 e ’60 era un musicista più affine ad altri generi musicali. Fu il genere dell’opera e della musica classica vista in chiave fantascientifica a far partire il tutto e a generare brani celebri (basta sentire la Marcia Imperiale).
L’idea di George Lucas
Per Star Wars George Lucas, il creatore artistico del progetto, aveva in mente un mood che non era affatto elettronico. Negli anni Settanta gli strumenti elettronici c’erano già, i Moog e i sintetizzatori erano già usati anche con una certa frequenza. Sicuramente, i suoni synth ed elettronici potevano dare una ventata di modernità, futuro e fantascienza, ma sarebbe stata una scelta “pop”. John Williams scelse la musica classica, l’opera, influenzato dal romanticismo musicale di Richard Strauss (molto vicino al rock melodico profondo con degli accenni al mondo del rock progressive). Per questo motivo, la colonna sonora divenne pop con gli anni, ma l’approccio è molto alto e importante, non certo commerciale.
Darth Vader leader del Black Metal
Darth Vader è forse uno dei villain più iconici della storia del cinema (e non spoileriamo nulla, dovrebbero aver visto tutti Guerre Stellari, tra cartoni e film). Il personaggio è davvero unico: veste nera, voce metallica dovuta ad una complessa maschera per agevolare la respirazione e il carisma tipico del cattivo. La genesi è particolare: da giovane comprimario a eroe fino all’evoluzione in villain. Pensiamo ad altri dettagli: vi ricordate la voce metallica e profondamente gutturale? Pare che Lucas si fosse ispirato ai growl del canto metal. Anche il nero non è un colore a caso: la veste di Anakin Skywalker è nera, il colore del male ma anche il colore del metal. Gli elementi rock son pienamente visibili, no?
I Queen in Guerre Stellari
Star Wars ha, per definizione, moltissimi elementi tipici della space opera e della fantascienza, in quanto è chiaramente una saga. La vera ispirazione però viene da un prodotto con qualche elemento comune, ovvero Flash Gordon, il celebre fumetto americano. Questo nome dovrebbe già farci venire in mente qualcosa. La pellicola del 1980 omonima Flash Gordon ha dalla sua la colonna sonora, composta dai Queen. Coincidenza che sia una band rock in un prodotto fumettistico (il film venne qualche anno dopo il primo Star Wars) considerato padre di Guerre Stellari? Ovviamente no. Peccato per la successiva deriva pop…