Era il 1993. Gli Oasis non aveva ancora pubblicato il primo album, Definitely Maybe. La band lo avrebbe rilasciato un anno dopo, nel 1994. L’allora manager della band Alan McGee era già convinto della potenza della band, nonostante avesse solamente sentito dei brani dal vivo e di qualche cover (soprattutto dei Beatles). Pare che Noel Gallagher avesse già scritto moltissime canzoni (pare addirittura 50) e tra queste c’erano già brani che sarebbero divenuti simboli del gruppo e del britpop. Da Wonderwall a Supersonic, da Don’t Look Back in Anger ad un altro splendido brano che lanciò davvero gli Oasis. Quella volta Noel Gallagher scrisse una canzone che commosse tutti: Live Forever.
Gli inizi del britpop e degli Oasis
Come i fan degli Oasis sapranno, prima dell’avvento di Noel Gallagher, la band di Liam Gallagher si chiamava The Rain. Arrivò Noel, si guadagnò subito il soprannome di The Chief (il capo creativo e l’anima poetica della band) e iniziò a buttare giù i testi. Qui i The Rain diventarono Oasis. Il primo singolo fu Supersonic, una canzone incentrata sul tema dell’amore e pesantemente infarcita di elementi no sense e paradossali. Con questa e con la canzone successo, Shakermaker, la band si fece molto notare nell’ambiente ma fu con il terzo pezzo che spaccarono: Live Forever.
Nel lontano 1993…
Le recensioni della band
Bonehead fu quello più entusiasta del brano, tanto da mettersi immediatamente a piangere. Bonehead, all’anagrafe Paul Arthurs, era amico fraterno di Liam ed era considerato il membro più bravo tecnicamente nel suo essere semplice. Al contempo, era il componente più emotivo e al contempo particolare. Disse a Noel: “Non puoi averla appena scritta. Non è possibile che sia una tua canzone. Noel sapeva che quella canzone ci avrebbe cambiato la vita“. E qui pianse per molto tempo. Anche il taciturno bassista Guigsy fu contento del pezzo, commuovendosi non poco. Meno entusiasta fu il fratello Liam, al tempo più annoiato che disse di non volersi far coinvolgere dalla musica. Lui ci sarebbe stato quando avrebbero registrato il brano in studio. Nel frattempo, relax.
Oasis vs. Nirvana
Noel ricorda che il successo di Live Forever fu grazie… ai Nirvana di Kurt Cobain. La canzone infatti sembrava una risposta al mood più arrabbiato e distruttivo dei Nirvana. The Chief ha infatti sottolineato: “Il segreto del successo di Live Forever? Ricordo che i Nirvana avevano una canzone intitolata “I hate myself and want to die”. Io invece pensavo: ‘Non lo tollero, cazzo!’. I ragazzini non hanno bisogno di ascoltare queste sciocchezze“. Pare che i primi versi del brano gli vennero dopo aver suonato “Exile on Main St.” dei Rolling Stones e cantando sopra un’altra canzone, Live Forever.