R3M

Eddie Vedder, ecco la band che mi ha salvato la vita

E’ notizia di pochi giorni fa. I Pearl Jam di Eddie Vedder hanno confermato il loro ritorno in Italia nell’unica data del 5 Luglio 2020. La band di Seattle si esibirà all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola per la gioia di tutti i fan nostrani. Da mesi si rincorrevano indiscrezioni e voci di corridoio secondo le quali i Pearl Jam avrebbero replicato la loro esperienza nel Bel Paese come nel 2018. In quell’anno – per l’European Tour – Eddie Vedder e soci si esibirono a Milano, Padova e Roma. Sempre nel 2018 il cantante fece la sua comparsa anche sul palco del Wembley Stadium accanto ai leggendari Who. Rapporto speciale quello che lega Vedder a Roger Daltrey e Pete Townshend, tanto che il frontman dei Pearl Jam ha scritto un vero e proprio inno d’amore per loro.

Join Together (With the Band)

Join Together (With the Band) è molto più di un libro. E’ un vero e proprio viaggio fotografico all’interno della carriera e della vita degli Who. Uno sguardo privilegiato sulla band di Roger Daltrey e Pete Townshend, che spazia dalle epiche esibizioni live ai momenti più intimi fuori dal palco. Gli scatti coprono un periodo importantissimo per gli Who dal 1980 al 2017 – riprese e proposte al pubblico da William Snyder. Fotografo ufficiale della band negli ultimi diciassettenne anni. In copertina proprio una bellissima immagine di Townshend e Daltrey che – tenendosi sotto braccio – lasciano il palco.

L’influenza degli Who

Gli Who – oltre ad essere tra i gruppi più prolifici del panorama musicale – sono anche tra i più influenti nell’ambiente rock. “Gli Who restano probabilmente il più grande gruppo dal vivo di sempre” disse Eddie Vedder per Rolling Stones. Il loro approccio alla scrittura e alla composizione e le loro esibizioni live potenti hanno lasciato il segno su moltissimi artisti. Gli Who sono stati capaci di fare proprio uno stile hard rock che ha ispirato band come i Led Zeppelin, i Queen e i The Clash. Una vera e propria rivoluzione nella scena inglese degli anni ’90.

Considerato il grande debito di Eddie Vedder nei confronti di Roger Daltrey e soci, è chiaro che le influenze e le suggestioni degli Who siano arrivate con il tempo anche oltre oceano. Gli Who – proprio grazie ad uno stile aggressivo sul palco – sono stati soprannominati The Godfathers of Punk. Ramones, Sex Pistols, Clash e altri gruppi proto-punk ne hanno subito il forte fascino.

Eddie Vedder e la dedica agli Who

Il frontman dei Pearl Jam rimane probabilmente uno dei fan più seri e accaniti della band di Daltrey e Townshend. Eddie Vedder non ha mai fatto mistero della grande ammirazione che nutre nei confronti degli Who. Ammirazione che si evince sia reciproca, date le frequenti partecipazioni a reciproche esibizioni e concerti. Dopo il live congiunto al Wembley Stadium, Vedder è stato ospitato a sorpresa al concerto degli Who a Seattle. Anche in quell’occasione il gruppo si è esibito in The Punk and The Godfather. Se qualcuno avesse ancora dubbi sull’amore del cantante dei Pearl Jam per la band, basta leggere la prefazione al libro fotografico Join Together (With the Band). 

La prefazione di Join Together

“In qualche modo, durante i miei peggiori momenti, quando non c’era nessuno a cui rivolgersi e un’adolescenza tribolata mi stava facendo annegare in mare – scrive Eddie Vedder nel libro dedicato agli Who la loro musica è venuta a salvarmi come una nave della Guardia Costiera armata di faro“. Questo un breve estratto dell’inno d’amore che il cantante dei Pearl Jam ha composto per la band britannica, in testa al loro libro fotografico.

“La loro musica mi ha dato la forza e la fiducia per combattere il senso di impotenza che avvertivo – continua Eddie Vedder in Join Together (With the Band) – […] Potete immaginare con che spirito li ho incontrati la prima volta”. Il cantante dei Pearl Jam lascia agli Who un bellissimo atto d’amore. “Ogni invito a suonare con loro si trasforma in uno dei momenti più galvanizzanti della mia vita, la loro musica ha il potere di salvarti la vita e io ne sono la prova”. 

Articoli correlati

Condividi