Disperatamente dolorosa, la morte di una persona amata segna irrimediabilmente il proprio cammino nel corso della vita. Tutti siamo consapevoli che un momento talmente duro prima o poi dovrà, legittimamente, arrivare. Purtroppo nessuno di noi può prevederlo o risultare psicologicamente pronto ad affrontare le angosce della perdita. Comunque sia, in molti riescono ad interpretare l’atto della celebrazione funeraria come l’ultima grande interazione diretta con il caro estinto. Attribuendola, quindi, ad un clima festoso e, per certi versi, allegro. Nonostante il paradosso, inserire un funerale in questo contesto può alleviare le pene, rispettando nel migliore dei modi le volontà del defunto, attraverso canzoni o usanze particolari che, in vita, avrebbero rallegrato il perduto.
La Co-Op Funeral Care stila, annualmente, una classifica delle canzoni più richieste per i funerali, in cui figurano nomi altisonanti come quello dei Queen e dei Led Zeppelin. Sembra spontaneo, in effetti, accompagnare il trapassato nel suo ultimo cammino terreno con una colonna sonora solenne ed adeguata a ricordare la genuinità dei momenti passati insieme; o più banalmente, per onorarne la memoria e le volontà. La compagnia rivela, inoltre che, la maggioranza dei campioni intervistati desidera innescare nostalgia e gioia nei cuori dei partecipanti alla celebrazione; rimarcando, ancora una volta, quanto la felicità, per quanto difficile possa essere in un simile momento, debba essere ricercata soprattutto in circostanze dove, apparentemente, sarebbe tristemente prosciugata.
1) Led Zeppelin – Stairway To Heaven
Il brano, capolavoro dei Led Zeppelin e capo saldo della cultura mondiale, riecheggia solenne nel cuore di chiunque. Melodicamente perfetto, profondo e sincero, sembrerebbe cullare il defunto verso l’etereo. Visti i presupposti, risulta facile pensare alla predisposizione della canzone per una circostanza simile.
2) Meat Loaf – Bat Out Of Hell
Il brano è deciso, incalzante e vitale, sembrerebbe paradossale sceglierlo in un momento tragico e doloroso come un funerale. Presumibilmente, l’intento è proprio quello di destare ottimismo negli addolorati per la perdita. Se la pensiamo così, questa, come altre canzoni in classifica sono perfette per rimarcare la bellezza della vita anche quando, qualche parte di noi salta, inevitabilmente, via. Bat Out Of Hell è si un brano spinto e coinvolgente, ma appare, in ogni caso, discreto e delicato nell’apertura melodica effettiva.
3) Aerosmith – Don’t Wanna Miss a Thing
Nel 1998, gli Aerosmith concepiscono una loro definizione d’amore. Il brano viene scritto da Diane Warren, ideato inizialmente per Celine Dione. La profondità declamatoria con la quale Steven Tyler presta la sua voce alla musica, fornisce al mondo, non solo uno dei più grandi successi della musica internazionale, ma soprattutto un momento d’amore viscerale e collettivo.
Circa 5 minuti in cui passione e spirito collidono perfettamente ed esplodono in un atto di melodico intimo quanto struggente. Ricordare una persona amata con Don’t Wanna Miss A Thing è sinonimo di amore incommensurabile, memorie indelebili e nostalgiche intercorrono nella mente di chi imprime il tragico attimo nella propria mente sulle note degli Aerosmith.
4) Queen – Who Wants To Live Forever
Who Wants To Live Forever rappresenta l’immortalità dei legami indissolubili che, talvolta, congiungono le persone. Per quanto funestato dalle fatiche e dalle sofferenze, l’essere umano è una creatura straordinaria che merita l’eternità.
Brian May e Freddie Mercury scrivono la canzone insieme nel 1986, rimarcando un sodalizio perpetuo che è sopravvissuto alla nebbia che ha inviso il gruppo per lunghi periodi e al tragico epilogo di Mercury. Il brano è semplicemente perfetto, leggendario ed emotivamente forte. Perfetto per tenere alta la memoria di un caro estinto.
5) Queen – The Show Must Go On
“Lo spettacolo deve andare avanti”, ne erano consapevoli anche i Queen e Freddie Mercury quando calcarono, ad esempio, il palco del Live Aid, dominando il mondo nel 1985. Il dolore non deve fermarci, nemmeno quando imperversa ripetutamente.
Il miglior auspicio per ognuno di noi è quello di proseguire indomiti verso la vetta, perseguendo i piccoli obiettivi quotidiani e le grandi aspirazioni della vita. Cadere, fallire e riprovarci devono essere sempre opzioni contemplabili e non demoni che aleggiano bramosi attorno alle nostre disfatte. Nemmeno la morte può incatenarci, reagire è il primo passo verso l’eternità.
6) Guns N’ Roses Knockin’ on Heaven’s Door
Parliamo di un classico di Bob Dylan e di una rivisitazione altrettanto famosa e senza tempo dei Guns N’ Roses in versione Hard Rock. Nonostante la spinta sonora, la canzone preserva i tratti distintivi di una ballata pacifica e raccolta nella quale traspaiono dolore e nostalgia verso il passato florido ed illuminato a cui si sono voltate le spalle.
7) Pink Floyd: Wish You Were Here
La memoria di un caduto, incapace di distinguere l’importanza di un ruolo da fante in guerra rispetto ad avere il comando in gabbia. Parafrasare una pietra miliare della storia della musica come Wish You Were Here, prestandolo ad un tributo aspro e struggente come quello di un funerale, appare come un atto naturale e spontaneo. Un gesto d’amore delicato, sommesso ed elegante.
La canzone venne scritta in ricordo di Syd Barrett, da Roger Waters e David Gilmour, nel 1975. La perdita di Syd a causa dell’abuso di droghe in cui cadde che compromise irrimediabilmente le sue condizioni di salute mentale, distrusse i Pink Floyd. Wish You Were Here è l’ abbraccio puro e disperato con cui ci si scalda dopo una sciagura.
9) Queen – Another One Bites The Dust
“Come pensi possa cavarmela senza di te che te ne sei andato? Mi hai preso tutto ciò che avevo, lasciandomi fuori da solo”. Another One Bites The Dust si riferisce alla guerra e alle perdite delle sparatorie. I Queen scalano le classifiche di tutto il mondo con questo classico senza tempo, ruggente e assoluto nel trasmettere un messaggio sensibilizzante di pacifico altruismo.
10) Queen – Bohemian Rhapsody
Una commovente espiazione si trova alla base del successo di Bohemian Rhapsody. Nel corso degli anni sono stati attribuiti molti significati al testo che andavano dall’allegorico al pratico. Il punto nevralgico di ognuna di queste teorie sta nella purificazione personale alla ricerca della libertà. Liberarsi dalle catene delle inibizioni per poter vivere meglio, ricolmi d’ottimismo dalla luce del sole con cui solo la verità può inondarci.