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Il regista Giovanni Veronesi: “nel mondo ci sono più di 100 vinili di David Bowie autografati da me”

David Robert Jones, in arte David Bowie, è stato uno dei personaggi più rappresentativi e influenti della scena pop e rock mondiale. Cantautore, icona globale, pittore, ma anche attore: Bowie ha recitato in più di 20 film e prestato la voce a pellicole e documentari.

“Il mio West”, il film diretto da Giovanni Veronesi

Il regista toscano Giovanni Veronesi, recentemente, ha raccontato un aneddoto piuttosto interessante sul Duca Bianco. I due si sono incontrati nel 1988 sul set del film “Il mio west”: lo spaghetti-western con Leonardo Pieraccioni e Harley Keitel.

“Bowie era un grande attore, un artista vero: intuitivo, sarcastico, intelligente.” Spiega Veronesi, aggiungendo: “Sul set, però, era un po’ scontroso: difficilmente parlava con qualcuno. Lui però era il mio mito, era il massimo. Si, era antipatico, scostante, a tratti snob, ma era il mio idolo e quindi lo difendevo sempre.”

Il regista Veronesi pensò ad una parte ad hoc per Bowie, quella del cattivo Jack Sikora: “Nelle pause del film David mi parlava sempre della morte: era una sorta di fissazione per lui. Un giorno mi disse che accettò la parte perché sapeva che alla fine il suo personaggio sarebbe morto.”

Giovanni Veronesi e il difficile rapporto con David Bowie

Sul set, però, le cose non sempre andavano per il verso giusto. Lavorare con una grande star come David Bowie non è stato affatto semplice: “David si isolava sempre, voleva parlare solo con me.” -racconta il regista toscano- “C’erano persone che per giorni si accampavano in tenda, cercando di strappare un autografo di Bowie. Il cantante, però, aveva chiaramente annunciato che non avrebbe firmato autografi.”

Il cantante londinese, morto il 10 gennaio del 2016, ha sempre avuto un atteggiamento piuttosto riservato e scontroso, dentro e fuori dal set. Veronesi, però, trovò una soluzione semplice ed efficace: “C’erano persone che si accampavano per giorni e giorni pur di farsi autografare il vinile, Bowie però proprio non ne voleva sapere e io non volevo assolutamente farlo arrabbiare. Così escogitai un piano: prendevo i vinili, li firmavo io e li restituivo. Quindi si, in pratica nel mondo ci sono più di 100 vinili di David Bowie autografati da me.

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