Lo afferma l’ex produttore della band, Micheal Beinhorn, secondo il quale, l’anima vincente del gruppo si trovasse proprio nel chitarrista che, ricordiamo aver lasciato i Red Hot Chili Peppers nel 1992. Secondo Beinhorn, Frusciante sarebbe stato una manna per Chad Smith, Flea e Anthony Kiedis.
Nel corso di un’intervista, il produttore afferma che, John non è solo un chitarrista carismatico e talentuoso, ma un vero compositore che; seppe rivoluzionare l’aspetto compositivo della band fino ad allora approssimativo e basato su lunghe sessioni di jamming sulle quali Kiedis stendeva idee per i lyrics.
Beinhorn lavorò con i Red Hot Chili Peppers nel corso delle incisioni del terzo e quarto album della band, The Uplift Mofo Party Plan nel 1987 e Mother’s Milk nel 1989. “Frusciante era l’arma segreta per il successo, un vero e proprio compositore, completamente diverso da Hillel Slovak, una persona molto divertente e con la quale lavorare diventava uno spasso”.
L’assenza di John Frusciante in Egitto coi Red Hot Chili Peppers
Come sappiamo, dopo la prima dipartita nel 1992, il chitarrista ritorna nella band nel 1998, per poi andare di nuovo via nel 2009. Parrebbe che il gruppo non abbia mai smesso di chiedergli di tornare, almeno fino al 2018, anno in cui, il chitarrista, venne immortalato insieme a Flea ad un incontro di boxe allo Staple Center di Los Angeles. Questo risulterebbe essere l’ultimo incontro documentato tra Frusciante e un membro dei Red Hot.
In ogni caso, sappiamo che tutti hanno avvertito la mancanza di John Frusciante nel gruppo, soprattutto dopo l’evento in Egitto, in cui pare che non solo i fan, abbiano avvertito l’assenza del grande chitarrista. Il suo silenzio in merito alla questione non desta, comunque, emozioni o speranze positive nei fan della band il cui responso sui social in merito alla sua assenza all’evento è stato, come al solito, forte e nostalgico. Ad ogni modo, sembrerebbe che anche la band concordi con Beinhorn sul fatto che Frusciante fosse un valore aggiunto per il gruppo.