Elton John. Già dal nome dovrebbe esservi familiare giusto qualche pezzo carino (Rocketman è solo uno dei tanti). Si tratta di un cantante veramente leggendario che da oltre 50 anni riesce a rimanere nel cuore e nella mente di tutti gli appassionati della musica e del rock. È a lui che molti critici musicali attribuiscono l’invenzione di un nuovo genere di rock: il piano rock, pur riconoscendo la sua capacità di passare attraverso vari generi di rock. Eppure il Nostro qualche rimpianto ce l’ha…
Le droghe
Sono infatti le droghe ad essere stato il rimpianto più grande della vita del cantautore, musicista e compositore britannico. Attenzione, non nel senso che avesse voluto provarle, ma nel senso che avrebbe dovuto evitarle. Negli anni Settanta e Ottanta Sir Elton John fu pesantemente schiavo e dipendente dalla cocaina, condividendo anche con altri amici e compagni i dispiaceri di questa terribile droga. Il Rocketman londinese ha raccontato nella sua recente autobiografia di aver iniziato a farne uso per quella sensazione che le droghe sembrano dare, ma che, alla fine dei conti, non restituiscono nulla.
Carattere introverso e solitario
Nella vita di tutti i giorni, nonostante l’immagine esteriore spesso stravagante ed estroversa, Elton non era una personalità così espansiva. Anzi, si è sempre definito di carattere piuttosto introverso e solitario. La cocaina divenne talmente importante per lui che pensò che solo grazie ad essa potesse aprirsi, essere più libero dalle paure interiori senza fermarsi mai, anche dal punto di vista creativo.
La morte di Ryan White
L’artista decise di disintossicarsi completamente nel 1990. Per più volte Sir Elton si era ritrovato a pochi passi dalla morte o ricoverato in ospedale in condizioni critiche. Venne fortemente scosso da due fatti principali. Uno fu la morte di Ryan White, giovane statunitense considerato uno dei simboli della lotta all’AIDS negli Stati Uniti.
Il suo caso fu così rilevante perché dimostrò che il virus non era legato solo alla trasmissione sessuale, ma anche per via ematica. White prese il virus in seguito ad una trasfusione infatti. L’altro caso che influenzò molto Elton fu la tragica morte del frontman dei Queen Freddie Mercury, avvenuta nel 1991.
Filantropia
Da quel momento, nel 1990, Elton John si disintossicò e rimpianse il fatto di essere stato così poco lucido negli anni Settanta e Ottanta. Era consapevole infatti che la propria carriera discografica, senza droghe, sarebbe stata migliore. Per questo si è dedicato negli ultimi decenni alla filantropia. Ha fondato nel 1992 la Elton John AIDS Foundation per sostenere le persone che convivono con l’HIV, organizzando eventi e convegni che parlano proprio di HIV.