Non è cosa nuova che Donald Trump non sia molto apprezzato nell’ambiente musicale e artistico in genere. Al momento della sua elezione a Presidente degli Stati Uniti d’America buona parte degli artisti si sono schierati contro lui e la sua politica, manifestando il proprio dissenso. Uno dei più attivi e accesi oppositori di Trump è Bruce Springsteen. Il grande cantautore statunitense – emblema in sé del passato più pulsante e vitale dell’America – ha ammesso di essere profondamente spaventato da Trump e da tutto ciò che rappresenta. The Boss ha ammesso di pensare che sia “corrotto fino al midollo” e che non conosca assolutamente il proprio paese.
Le rockstar contro Trump
Il Presidente Donald Trump non ha molti fan tra le rockstar. La sua abitudine ad utilizzare canzoni e brani per i suoi comizi elettorali ha scatenato – dal momento della sua elezione – non poche contestazioni. Emblematica la condanna dei Queen che – sentendo la loro celebre We Will Rock You durante uno spot – accusarono Trump di averla utilizzata senza permesso. La band dell’immortale Freddie Mercury ha ricevuto il sostegno della American Society of Composers, Authors and Publishers. I Queen non sono i soli che si sono apertamente schierati contro il Presidente degli Stati Uniti.
Roger Waters – ex bassista dei Pink Floyd e grande attivista politico – si è aggiunto infatti alla lista degli artisti lesi da Trump Dopo i R.E.M. e Neil Youg, Waters ha apostrofato senza mezzi termini Trump, in un’intervista per Rolling Stone: “Rappresenta la follia americana sotto un ombrello di ignoranza assoluta […] Vive nell’illusione di essere una persona da ammirare in qualche modo. Ma ovviamente per le persone come me, lui rappresenta tutto quello che non c’è da ammirare nella società americana”.
Le parole di Bruce Springsteen
Anche The Boss – iconico cantautore statunitense – ha fatto riferimento alla società e alla vera essenza americana per scagliarsi contro Donald Trump. Bruce Springsteen è tornato a parlare del Presidente dopo che questi – durante un comizio a Minneapolis – ha sminuito lui e altri artisti come Beyoncé e Jay-Z, dicendo di non aver bisogno del loro supporto. Gayle King della CBS ha chiesto a Springsteen cosa ne pensi delle parole di Trump – parole che tornano indietro al 2016, ovvero l’anno delle sue elezioni presidenziali.
“E’ solo spaventoso. Viviamo in un momento spaventoso – ha detto The Boss – la bandiera della Nazione è stata messa in mano a qualcuno che non sa cosa significhi. E purtroppo, è qualcuno che temo non abbia la più pallida idea di cosa voglia dire essere Americani”. Bruce Springsteen – poco tempo addietro – aveva già condannato Trump, definendolo “corrotto fino al midollo”.