Sappiamo bene che oggi Brian Johnson sia una vera icona del rock. Il 90% del merito è dovuto al timbro davvero unico e caratteristico che ricorda quello di Bon Scott, ma si differenzia per alcuni particolari colori. Lui stesso ha raccontato che gli inizi non furono affatto semplici, soprattutto per preparare i live.
Nel 1980 Brian era appena arrivato negli AC/DC e il pubblico (e i fan) sentivano ancora l’assenza di Scott. Immaginatevi la tensione di Johnson. Ha raccontato di essere stato così nervoso da cantare lo stesso identico testo in due canzoni diverse. Eravamo nel giugno del 1980, 4 mesi dopo la morte di Bon Scott.
AC/DC are Back (in Black)
Il gruppo aveva iniziato le registrazioni di Back in Black, splendido album che riscosse un successo stratosferico. Ma c’erano ancora diversi live da fare. Soffermiamoci sul primo con Brian. Ha rivelato in una intervista che cantò la prima canzone, visibilmente emozionato e tesissimo. Cantò la seconda e il testo era identico. Il pubblico aveva già capito. Malcolm Young lo guardò incredulo.
Era la prima volta che gli AC/DC suonavano in pubblico Back in Black. La band doveva convincere tutti, non solo i fan, orfani di un frontman molto amato, i componenti stessi e la casa discografica, non così felice del nuovo cantante.
Ma sappiamo bene che gli AC/DC non sono una band leggendaria per modo di dire. Suonarono così Back in Black che diventerà una delle canzoni più famose. Finirono di eseguirla e ci fu totale silenzio tra il pubblico. La canzone forse non era piaciuta o erano rimasti sorpresi. Fu un vero trauma. I numeri poi dettero ragione alla band perché il disco raggiunse la top ten quasi ovunque e per mesi fu in top ten nella classifica Billboard.