Gli anni ’70 erano gli anni dei figli dei fiori, della musica e delle droghe. LSD e sostanze allucinogene volavano oltreoceano, dagli States all’Europa, approdando sul continente con tutti i loro effetti psicotropi. La creatività veniva smossa da allucinazioni e fantasie che si sovrapponevano alla realtà. Ma le droghe portavano con sé effetti devastanti. Artisti e cantanti morti prematuramente dopo essere annegati nell’oblio della dipendenza e dell’abuso. Aggressioni e attacchi che sono rimasti nell’ombra di un periodo dai contorni confusi e sfocati. Proprio di una di queste, tristi e tragiche storie, è stata vittima la ex moglie di David Bowie, Angie. La donna ha recentemente confessato di aver subito un’aggressione sessuale proprio negli anni ’70, quando il Duca Bianco era all’apice della sua carriera.
La sera dell’aggressione a Angie
Angie, ex moglie del compianto David Bowie, ha recentemente raccontato una storia tragica che la riguarda da vicino. La donna una sera del 1974 – mentre Bowie volava verso Philadelphia per registrare – venne drogata e violentata da due uomini. La nottata era iniziata in modo tranquillo con la giovane – allora ventiquattrenne – che si era recata in un locale con alcuni soci del marito. “Tutti quelli del nostro ufficio andavano al Club 82. Io non bevevo né assumevo droghe – racconta Angie – […] Avevo preso una Coca-Cola al bar e stavo per andare a sedermi con gli altri. Non avevo notato due Sud Americani mettermi una sostanza nel drink. Sono collassata e mi hanno portato al Seville Hotel a New York e mi hanno violentata“.
La terribile storia di Angie non è mai arrivata alle orecchie dell’allora marito, David Bowie. Per fortuna la donna, figlia di un veterano della Seconda Guerra Mondiale, riuscì a difendersi grazie ai consigli del padre. “Ma non sono andata dalla polizia. Non mi avrebbero aiutato”. Dopo aver picchiato i suoi aggressori, Angie era tornata al Club 82, dove aveva trovato il proprio autista, Tony Massia, accanto all’auto. “Stava piangendo perchè non capiva cosa mi fosse successo. Aveva visto il mio vestito – coperto di sangue – e si asciugava le lacrime mentre mi portava a casa”.
Il silenzio con David Bowie
Nel 1974 Angie – ex moglie di David Bowie, allora ventiquattrenne – venne drogata da due Sud Americani, mentre si trovava in un bar di New York. La donna – vittima di un’aggressione sessuale in un Hotel vicino – riuscì a picchiare i propri aggressori e a fuggire dalla stanza in cui l’avevano rinchiusa. Tuttavia, di tutta questa tragica e sconvolgente vicenda, non ne fece mai parola con David Bowie. I due sono stati sposati per dieci anni -dal 1970 al 1980 – ma Angie ha rivelato la sua storia solo ora, all’età di 69 anni, in un’intervista per il Sunday Mirror.
“Non l’ho mai detto a David. Non gli ho mai dato cattive notizie. Non era il mio compito...- ha detto Angie nell’intervista – Non sarebbe stato capace di affrontare quel genere di cose. Ho solo imparato a tenermi tutto dentro. L’ho ignorato…Non sono una sopravvissuta. Sono una guerriera perchè è quello che bisogna essere”. David Bowie è quindi rimasto sempre all’oscuro dell’aggressione sessuale subita dall’ex moglie. Il Duca Bianco stava volando verso Philadelphia per registrare la propria musica e Angie tenne quel terribile e oscuro segreto sempre per sé. “L’aggressione mi ha sconvolta? Si. Ma non a livello fisico, perché ero incosciente. Non mi ricordo nulla. Picchiarli? E’ stato un piacere. Se avessi avuto un oggetto affilato avrei fatto molto di più”.