I Pink Floyd, nella complessità della loro composizione e scrittura musicale, hanno trattato relativamente poco sul tema dell’amore. Ma, in fondo, che cos’è l’amore? L’affetto verso una donna? Il sentimento di stima nei confronti di un amico? Il trasporto emotivo verso qualcosa di più grande di noi o verso concetti extra-umani? Forse sono tutti questi 3 elementi messi insieme. Ecco quindi la nostra classifica delle 5 canzoni più romantiche dei Pink Floyd. La classifica è strettamente personale, probabilmente alcuni brani non ci saranno e vi invitiamo a scrivere nei commenti i vostri brani d’amore preferiti.
5) A pillow of winds
Questo brano risale al 1971 e chiaramente presenta svariati riferimenti al mondo della natura: basti solo ricordare al cigno e al gufo presenti in varie parti del brano. Indubbiamente, le atmosfere ricordano Wish you were here con un riferimento al blues, oltre che svariati elementi criptici (la Golden door, forse simbolo di rinascita). Il brano si conclude con un riferimento alla morte del protagonista che si solleva, leggero come l’aria, con la sua amata a fianco.
4) Don’t leave me now
Dal celebre The Wall del 1977, questo brano è particolarmente significativo grazie al contenuto del testo. Appare subito questo protagonista che implora la partner di rimanere e non scappare via. Lui le ha regalato un mazzo di fiori, ma non è sufficiente. Ha bisogno di lei per non essere stritolato, da cosa non si sa. Cosa avrà commesso il nostro protagonista di così grave? È ignoto, forse la parola shredder, che si riferisce al mondo del rock come una tecnica che spesso i chitarristi eseguono, ci fa capire che lui è un chitarrista. Forse l’ha tradita con una groupie… sta di fatto che la voce straziante e urlante di Waters ci lascia sempre senza parole.
3) If
Questo pezzo del 1970 è stato scritto da Roger Waters e la prima cosa che si nota è la grandissima delicatezza del brano. Il protagonista sembra non rivolgersi ad una donna, bensì al carissimo amico, musa ispiratrice ed ex voce del gruppo Syd Barrett. I riferimenti si ripetono: il bassista ci dice che la persona a cui si sta riferendo era sempre in ritardo, aveva problemi relazionali e incline a non seguire le regole. Eppure Waters fa ammenda chiedendosi cosa sarebbe successo se fosse stato più buono. Parentesi aggiuntiva: questo brano è stato tradotto in una cover eseguita da Morgan nel suo primo album Canzoni dell’appartamento. Noi vi invitiamo ad ascoltarla (qui il link) e staccarvi completamente dalla versione dei Pink Floyd.
2) The Nile Song
Anno 1969. Forse la nostra sarà una opinione un po’ impopolare, ma ci sentiamo di dirla lo stesso. Ci sembra quasi un brano dei King Crimson, arrabbiato e cattivo, con una batteria più pesante del solito e una chitarra tagliente. Eppure c’è dell’amore nella canzone. Il soggetto vede questa donna, bellissima, sulle sponde del Nilo. E la vuole con sè, subito. La segue e la desidera, quasi come uno stalker. Ecco giustificato (forse) il tono aggressivo del brano: la consapevolezza del fatto che non potrà averla.
1) Wish you were here
Si tratta di uno dei brani più celebri che però non parla in alcun modo d’amore, se non nell’ultima strofa. L’arrangiamento musicale, molto dolce e soave (nonché ispiratore di molteplici pezzi), ci confonde e se non ascoltiamo con attenzione il testo rischiamo di andare fuori strada. Il brano parla delle sofferenze ambientali e dei cambiamenti della natura: uno dei versi più belli (secondo noi) è: did they get you to trade – your heroes from ghost? E ci fermiamo qui. Forse l’unica speranza per risolvere le cose è l’amore in un mondo in decadenza.
E voi invece? Quali solo le 5 canzoni più romantiche dei Pink Floyd che vi piacciono di più?