“Questo mondo è pieno di conflitti e pieno di cose che non possono essere unite ma ci sono momenti nei quali possiamo trascendere il sistema dualistico e riunirci e abbracciare tutto il disordine, questo è quello che io intendo per alleluia. La canzone spiega che diversi tipi di alleluia esistono, e tutte le alleluia perfette e infrante hanno lo stesso valore.” con queste parole, Leonard Cohen, autore dell’originale Hallelujah del 1984, spiegava il significato del brano.
Il brano in questione, risulta essere tra quelli più reinterpretati della storia musicale. La prima reinterpretazione fu quella di John Cale, del 1991. Da quel momento furono molte altre le cover di questo brano, ma quali sono le più belle cover rock del brano di Leonard Cohen?
Cover di Hallelujah: Jeff Buckley
La cover di Hallelujah del cantante Jeff Buckley, è considerata una delle più famose. Il brano si trova nel suo primo e unico album, causa la sua prematura morte. La voce di Buckley è incredibilmente adatta alle note del brano, con la sua reinterpretazione che ispirò tanti altri artisti a portare una personale versione di Hallelujah.
Bon Jovi
Il gruppo rock Bon Jovi, capitanato da Jon Bon Jovi, ha realizzato una cover del singolo di Leonard Cohen. Il brano funziona alla grande, registrato dal vivo durante il Live Earth nel 2007 non è mai stato pubblicato ufficialmente.
John Cale
John Cale fu il primo a creare una personale reinterpretazione del brano. Può essere considerata una cover rock visto il passato del cantautore e compositore come musicista rock, soprattutto nello storico gruppo dei The Velvet Underground. La cover divenne popolare dopo il suo inserimento in uno dei film di Shrek.
Il caso Bono Vox
Tra le cover più discusse invece appare spesso quella di Bono Vox, cantante degli U2, risalente al 1995. Il brano ha diviso i suoi ascoltatori tra chi ha apprezzato il suo totale stravolgimento nella forma e chi invece ha criticato la sua versione.