Sperimentale, ricco di ballate, music hall, hard rock e rock progressivo, A Night at the Opera è stato un album con una produzione eccellente. Quarto album in studio dei Queen, che con questo disco divisero la critica, ma regalando loro comunque due Grammy Awards. In questo articolo parleremo di 5 retroscena sull’album A Night at the Opera dei Queen.
5 retroscena sull’album A Night at the Opera: Il nome dell’album e i film
Il nome dell’album, insieme a A day at the Races, è ispirato a due omonimi film dei fratelli Marx. I due album dovevano, almeno secondo le prime intenzioni, essere pubblicati insieme. Ma visti gli eccessivi costi di produzione per ognuno di essi, la casa discografica consigliò ai Queen di pubblicarli a distanza di tempo l’uno dall’altro.
Il successo immediato
Immediatamente dopo la pubblicazione di A Night at the Opera, l’album raggiunse la vetta della classifica britannica e posizionandosi al quarto posto nella classifica statunitense Billboard 200. Divenne il primo disco di platino nella carriera dei Queen, che grazie a questo album si affermò “tra i grandi”.
Death on Two Legs
Il brano presente nell’album, Death on Two Legs, rappresenta una lettera d’odio verso il primo manager dei Queen Norman Shieffield. Secondo molti il manager avrebbe abusato del suo ruolo, raggirando la band dal 1972 al 1975. Lo stesso Norman Shieffield, fece causa ai Queen ed alla casa discografica per diffamazione, in una causa che si risolse con un accordo extragiudiziale.
L’intenzione di Freddie Mercury
Con A Night at the Opera, i Queen ebbero la possibilità di sperimentare e di allargarsi verso altri generi. Lo stesso Freddie Mercury, parlando dell’album, ha spiegato le sue intenzioni: “C’erano molte cose che volevamo fare sugli altri album ma non c’era spazio; adesso invece ne abbiamo la possibilità, vogliamo spaziare in tutti i generi e continuare il lavoro sui cori e le sovraincisioni fino a realizzare un’opera d’arte costruita in studio.”
La copertina dell’album
La copertina dell’album è stata disegnata dal leader della band Freddie Mercury. Accompagnato da una lettera Q, appaiono i segni zodiacali dei membri della band – due vergini, due leoni e un granchio. Inoltre, Mercury pare essersi ispirato allo stemma reale del Regno Unito per completare l’immagine.