Flea è il bassista dei Red Hot Chili Peppers, famosa band rock statunitense, formatasi 1983 e composto da Anthony Kiedis (voce), Flea (basso, cori), John Frusciante (chitarra, cori) e Chad Smith (batteria, percussioni). La band, dopo tanti riassestamenti a livello interno e l’uscita dal gruppo del chitarrista John Frusciante, non ha mai perso la sua fama e ha sempre esercitato un grande fascino nei confronti del fan, affezionatissimi.
Il retroterra di Flea
Ogni musicista, com’è ben noto, ha un proprio retroterra, qualcosa che lo ha spinto ad avvicinarsi alla musica o qualcosa che, semplicemente, lo ha ispirato. Nel caso di Flea si parla sia di un trasporto personale, sia anche di un’impalcatura presente in famiglia. Il marito della madre, infatti, era un musicista jazz e ha fatto in modo che in famiglia si respirasse sempre una certa aria musicale. Pur essendo, a sua volta, sempre stato un amante della musica in generale, la passione più grande di Flea è sempre stata il rock, passione che, in maniera abbastanza evidente, ha seguito. Ad affascinarlo, però, non è stato sin da subito il basso. Come mai, allora, Flea è diventato un grande bassista?
Il musicista che ha aiutato Flea
Il background jazz del bassista è udibile nel suo suono funky e ha svolto un ruolo cruciale nel diventare uno dei musicisti più talentuosi della sua generazione. Il suo compagno di scuola, Hillel Slovak, incoraggiò Flea a provare il basso, decisione che sarebbe stata poi cruciale nella sua vita. Slovak aveva una band chiamata Anthym, che era a corto di bassista.. Era una possibilità a cui Flea non aveva mai pensato in precedenza e, ancora oggi, rimane eternamente grato al defunto chitarrista per avergli chiesto di unirsi al gruppo.