Il chitarrista dei Korn ha recentemente risposto a delle domande che gli sono state poste all’aeroporto di Los Angeles, domande fatte da TMZ. Il centro focale della discussione sarà la dipendenza, ma il filo conduttore parte da Hawkins, il membro dei Foo Fighters da poco scomparso. Ecco cosa ha detto in merito alla dipendenza il chitarrista dei Korn.
Sobrio da oltre dieci anni
Non è il caso di creare luoghi comuni con la questione della dipendenza e delle sostanze, ma anche il chitarrista dei Korn sa cosa significa svilupparne una. Più che svilupparla, la parte più difficile è combatterla, giorno dopo giorno, con la consapevolezza che anche dopo tanto tempo e tanti anni non sarà facile trovare e mantenere un equilibrio. James “Munky” Shaffer, ricorda il suo periodo fragile e ricorda anche quanto sia difficile mantenere il controllo, sebbene siano passati più di dieci anni da quel periodo, quasi dodici.
[… ]Ma come me, sono sobrio da 12 anni, è difficile dire di no ancora. Anche tipo, ‘Aw, andiamo — andremo nell’atrio dell’hotel e faremo festa.’ Amico, io vado a letto
Il chitarrista dei Korn sui musicisti: “siamo persone sensibili“
Fare musica non è di certo semplice e di sicuro occorre una forte predisposizione. E’ un fatto notato anche dagli stessi musicisti: occorre sensibilità, forse sentire anche un po’ di più rispetto al resto e avere anche la capacità di saper comunicare tutto ciò che si attraversa.
“È così triste”, dice Shaffer. “Mi sento così male per la sua famiglia, i suoi amici e Dave. Voglio mandare il mio amore a Dave… Sono dei ragazzi fantastici. E i musicisti sono così sensibili, davvero. Hai tutta questa personalità sul palco, ma …” Alla domanda se le pressioni del tour possono danneggiare o farsi sentire, Shaffer risponde: “Possono. Ho lottato con le mie dipendenze e la mia salute mentale. È fottutamente difficile. […]“