I Foo Fighters sono un gruppo rock nato e fondato a Seattle da Dave Grohl, nel 1994. L’ex batterista dei Nirvana decide di mettere in piedi il gruppo dopo il loro scioglimento, avvenuto dopo poco meno di dieci anni, alla morte di Kurt Cobain. Di fama internazionale, i Foo Fighters risultano essere una dei gruppi più apprezzati, ma ecco le parole di Dave…
Un progetto da solista? Prima dei Foo Fighters
Prima che i Foo Fighters diventassero tali, così, come li conosciamo oggi, ci sono stati diversi movimenti dietro le quinte. In verità, Grohl, concepisce quello che sarà il futuro gruppo, da solista. Forse, questo suo primo desiderio può essere rintracciato in alcuni precedenti progetti, come Marigold – lato di B di Heart Shaped-Box – unico pezzo dei Nirvana a non essere cantato da Kurt Cobain, il frontman. Ancora, durante gli stessi anni circa, incide una musicassetta sotto pseudonimo, dove il lavoro venne svolto completamente da solo. Dopo la morte di Cobain il suo lavoro da solista si intensificherà maggiormente.
In che modo l’udito influenza la vita di un musicista rock come Dave Grohl?
Fare musica e non godere di un buon’udito non è proprio il binomio perfetto, ma questo non ha impedito a Dave di continuare la sua attività. Come racconta in un’intervista rilasciata il 15 febbraio di quest’anno, da circa vent’anni, non riesce più a percepire determinati suoni a determinate frequenze. Nonostante ciò, Dave, grazie alla sua lunga esperienza come musicista, riesce a individuare con precisione alcuni suoni in studio: “Quando andiamo a fare un disco e stiamo mixando un album, posso sentire le più piccole cose” dice Grohl “[…] Nel mix, posso sentire le minuzie di tutto ciò che abbiamo fatto a quella canzone”. I problemi sono maggiori, invece, durante le esibizioni dal vivo. Il cantante ha dichiarato di non indossare auricolari in quelle occasioni, poiché si fida molto del suo studio tecnico, ma che risente molto della mancata percezione dei suoni del pubblico, poiché è come se fosse estraneo a ciò che accade.
I problemi durante la pandemia
La pandemia, a causa dell’utilizzo delle mascherine, ha in generale tranciato alcuni aspetti della comunicazione: sorrisi, espressioni e piccole movenze vengono meno, pregiudicandone a volte, il vero significato. Un aspetto che spesso non viene considerato è il problema di chi non gode di un ottimo udito. La lettura dei movimenti delle labbra, il cosiddetto “labiale”, aiuta molto chi non ci sente tanto o bene e Dave, si è ritrovato in questa scomoda situazione: “La cosa peggiore di questa merda pandemica sono le persone che indossano mascherine. […] Ho letto le labbra per, tipo, 20 anni… Sono un musicista rock. Sono fottutamente sordo. Non riesco a sentire quello che stai dicendo.”