Il ruolo del frontman è, in ogni rock band che si rispetti, a dir poco fondamentale. Vi basti pensare, infatti, all’importanza e alla potenza di alcuni grandissimi vocalist come Freddie Mercury, Jim Morrison, Robert Plant, Kurt Cobain, Bruce Springsteen, Bono e tantissimi altri ancora. Il frontman, naturalmente, non dovendo ‘nascondersi’ dietro alcuno strumento (come ad esempio la batteria), è libero di sbizzarrirsi e di sfruttare il tempo a sua disposizione per regalare al pubblico uno spettacolo più unico che raro. E, inutile a dirsi, c’è bisogno di molto studio e di tanta tecnica per arrivare a certi livelli. A tal proposito, alcuni di questi artisti hanno cercato di spingersi oltre ogni possibile livello, dando così vita ad una serie di canzoni rock a dir poco impossibili da cantare.
5 canzoni rock “impossibili” da cantare: The Number of the Beast, Iron Maiden
Cominciamo subito questa speciale classifica con ‘The Number of the Beast‘, uno dei pezzi più iconici degli Iron Maiden. Estratto dall’omonimo album del 1982, ‘The Number of the Beast‘ è, senza ombra di dubbio, uno dei più grandi successi della band heavy metal britannica. Il vero segreto di questa canzone è, naturalmente, la possente voce del vocalist Bruce Dickinson (a dir poco impossibile da replicare).
Kiss, Prince
Nell’arte del canto, tra tutti gli effetti che puoi riprodurre con la tua voce, il falsetto è sicuramente uno dei più difficili. Grazie ad una minore tensione muscolare, il falsetto permette di raggiungere molto più facilmente le note più acute e, naturalmente, è un esercizio molto impegnativo (a meno che tu non sia Prince, ovvio.)
Chop Suey, System of a Down
In questa speciale raccolta delle 5 canzoni rock impossibili da cantare non poteva certo mancare ‘Chop Suey‘, rilasciata dai System of a Down il 6 novembre del 2001. Chi ha ascoltato almeno una volta questo pezzo sa benissimo che la difficoltà nella realizzazione e nell’interpretazione sta tutta nella velocità d’esecuzione e nell’incastro delle parole, merito naturalmente del frontman Serj Tankian.
Painkiller, Judas Priest
Rob Halford è, senza ombra di dubbio, uno dei più grandi frontman della storia dell’heavy metal e, nonostante tantissimi altri artisti abbiano cercato di avvicinarsi al suo stile, questo esercizio risulta praticamente impossibile. Tra i suoi più grandi lavori troviamo sicuramente ‘Painkiller‘, estratto dall’omonimo album del 1990.
More Then a Feeling, Boston
E, dulcis in fundo, ‘More Then a Feeling‘ dei Boston. Estratto dal primo album in studio della band statunitense, ‘More Then a Feeling‘ è quasi sicuramente l’opera di maggior successo dei Boston. Il canto di Brad Delp in ‘More Then a Feeling‘ va quasi al di là del rock, perché riesce a superare se stesso in ogni singola parte del testo, fino ad arrivare ad un livello disumano nelle ultime righe.