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U2, com’è nata “Seconds”?

Certe canzoni hanno qualcosa da raccontare; qualcosa che va oltre il testo e che abbraccia da più vicino il contesto e la produzione. Possono certo sembrare contorni di poco conto, ma effettivamente, non è così. Cercare di intercalarsi nei processi produttivi o semplicemente cercare di capire costa stesse facendo un determinato gruppo in un determinato periodo può essere produttivo dal punto di vista della comprensione. Così facendo infatti si creano collegamenti che altrimenti non sarebbero emersi. In riferimento a questi piccoli accorgimenti, analizzeremo in questo caso una delle canzoni degli U2: “Seconds”. Famosi per la loro bravura e il loro modo di trattare alcuni argomenti gli U2 sono riusciti a crearsi una grande fetta di pubblico, che tanto li apprezza. Ecco com’è nata e come -dunque- è stata composta “Seconds” degli U2.

Cosa stavano facendo gli U2 durante quel periodo?

Premessa: siamo tra il 1982 e il 1983, periodo in cui il gruppo si dedicò prima alla registrazione e poi alla pubblicazione del loro terzo album in studio: War. L’album uscirà il 28 febbraio del 1983 per la Island Records e anche in questo caso possiamo definirlo uno dei loro album più apprezzati. Più volte si è vestito del titolo di “album politico” o, comunque, è stato visto così dai fan. La verità è che quest’album non è solamente politico, almeno non in toto. Non lo è totalmente perché parte delle tracce presenti sono sì di stampo politico, ma resta da considerare che la maggior parte delle canzoni che ritroviamo in War non possono di certo definirsi tali. D’altronde non possiamo negare la forza di una traccia come Sunday Bloody Sunday” che è ancora considerata come un vero e proprio grido di protesta. Inoltre, è considerato il loro primo album politico, non a torto. Anche “Seconds” di cui ci occuperemo infatti, può essere annoverata tra le canzoni a stampo politico.

Com’è nata “Seconds” degli U2?

Il contesto compositivo di questa canzone di apre con Bono, che si è quasi sempre occupato della scrittura dei testi delle canzoni. Voleva che anche gli altri collaborassero e lo chiese in particolare al chitarrista, il famoso The Edge. Il membro, da canto suo, non si era mai detto direttamente interessato alla scrittura dei testi, ma la frase “It takes a second to say goodbye”, è proprio del chitarrista. A questo punto, Bono concluderà il resto della canzone. Nella registrazione, Edge canta la prima strofa della canzone e il testo della canzone fa riferimento a “Drop the Bomb” canzone dei  Go-go Trouble Funk, compagni di etichetta del gruppo con la  Island Records, che faceva appunto riferimento alla bomba atomica. 

Cosa pensa Bono Vox del brano? Ecco il significato tramite le sue parole

Per comprendere al meglio il significato del brano ed avere un parere molto più vicino si può far fronte alle stesse parole del cantante, che come riportato in McCormick, U2 degli U2 dirà così:

“‘Seconds‘ è particolarmente pertinente oggi perché si tratta dell’idea che a un certo punto qualcuno, da qualche parte, avrebbe messo le mani su materiale nucleare e avrebbe costruito una valigia bomba in un appartamento nella capitale occidentale. Era vent’anni in anticipo ma non lo farei chiamarlo profetico, lo definirei semplicemente ovvio “.

 

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