Van Morrison ha scelto di affrontare a modo suo lo stop forzato agli eventi live. Il celebre musicista sfida la misura anti-Covid e intenta un’azione legale contro il provvedimento intrapreso dal Dipartimento della Salute del Regno Unito.
Sir Van Morrison ha criticato a più riprese le restrizioni dovute al Coronavirus e ha scritto tre canzoni di protesta contro le misure. Il ministro della Sanità dell’Irlanda del Nord Robin Swann ha ritenuto i brani pericolosi e ha rivolto una lettera di richiamo contro l’artista. Da quelle parti, la musica dal vivo è vietata al coperto e lo sarà per almeno altre sei settimane.
Il 75enne cantautore e compositore non ha alcuna intenzione di fermarsi e vuole rivolgersi all’Alta Corte di Belfast per contestare il divieto di organizzare concerti dal vivo. Dall’altra parte, le autorità locali hanno riferito che l’azione era stata presa per salvaguardare la sicurezza di artisti, musicisti e coloro che hanno a che fare con la faraonica industria della musica dal vivo. Van Morrison si era esibito al London Palladium nello scorso mese di settembre.
L’artista ha anche parlato di una teoria del complotto in una canzone contro il lockdown. Nel caso specifico, aveva parlato di un testo nel quale il governo britannico aveva affermato che il Covid-19 non fosse più una malattia infettiva ad alto rischio. La vicenda sembra destinata a rivestirsi di ulteriori risvolti e la battaglia del cantante contro le restrizioni potrebbe andare avanti nei prossimi mesi.