Gli anni 2000 hanno segnato una grande rinascita per generi come il Rock. Tra alti e bassi, infatti, Rock e Metal hanno saputo distinguersi, riuscendo, in alcuni casi, a riconquistare le vette delle classifiche di vendita internazionali. Nel corso dell’ultimo ventennio, abbiamo assistito alla nascita e al ritorno di alcune tra le più grandi band di tutti i tempi che, di conseguenza, hanno regalato al mondo attimi indimenticabili, attraverso concerti memorabili e lavori in studio divenuti immediatamente iconici. Il Terzo Millennio, inoltre, ha visto il Rock camminare di pari passo con un progresso inarrestabile e costante come quello a cui l’industria musicale è stato soggetto come diretta conseguenza della globalizzazione. Questo ha portato moltissimi nuovi fan verso il genere e tante vecchie guardie, hanno potuto riscoprire i loro artisti preferiti in una chiave nuova. In questa classifica, abbiamo elencato alcuni degli album essenziali degli anni 2000 nel Rock.
Linkin Park – Hybrid Theory
L’album di debutto dei Linkin Park, pubblicato nell’ottobre del 2000, sancì un punto di svolta definitivo per le scene musicali in qui si immerse. Tra i dischi più venduti in assoluto, Hybrid Theory è uno degli album d’esordio più gloriosi nella storia del Rock e del Metal. I Linkin Park si proposero con uno stile fresco e sovversivo. Una nuova band pronta a sovvertire ogni canone su cui l’industria musicale si era adagiata. Con questi presupposti, nacque un capolavoro d’arte contemporanea senza eguali. Crudo, privo di compromessi e madido di forti emozioni.
Green Day – American Idiot
Nel 2004, i Green Day pubblicarono il loro settimo album, uno dei migliori nel mondo del Rock degli anni 2000. American Idiot fu un disco di svolta. Proclamato immediatamente simbolo del Pop Punk di quegli anni. American Idiot è stato insignito di numerosi premi nella stagione 2004/2005. Il disco, forte di atmosfere catchy e brani dal sapore giovanile e ribelle, fu trainato sul podio delle charts da singoli straordinari come l’omonimo o Boulevard Of Broken Dreams, tra gli altri.
Pink Floyd – The Endless River
Il quindicesimo album dei Pink Floyd non è il loro più grande capolavoro. The Endless River non è mai stato un disco istrionico come The Wall, The Dark Side Of The Moon o, per rimanere nell’era Gilmour, The Division Bell. Quando il leggendario chitarrista ed il batterista dei Pink Floyd hanno deciso di mettersi all’opera per firmare definitivamente il lascito di una band immensa come la loro, sapevano benissimo che nessuno avrebbe consacrato The Endless River all’eternità. Ciò nonostante, si tratta di un lavoro magistrale, un disco che segnò il ritorno sugli scaffali dei negozi di una band che, chiunque ormai, spera di rivedere insieme, seppur invano. Queste considerazioni, portarono The Endless River a diventare il disco più venduto del 2015, ristabilizzando il mercato del vinile che, da allora, va incontro a costanti impennate.
Bruce Springsteen – The Rising
Con il suo dodicesimo album, pubblicato nel 2002, Bruce Springsteen accese un barlume di speranza in un’America martoriata dalla tragedia dell’ 11 settembre 2001. The Rising è un disco commovente dall’inizio alla fine che, tra l’altro, segnò il ritorno della E Street Band accanto al Boss dopo anni di assenza. The Rising è uno degli album essenziali all’ascolto del Rock anni 2000
David Bowie – Black Star
Black Star fu il venticinquesimo album in studio di David Bowie. Un disco glorioso, uscito a soli due giorni dalla sua morte, con cui il Duca Bianco volle dire addio al mondo terreno, chiudendo il sipario con grande stile e con la maestria immensa che, sempre, lo aveva contraddistinto. Con Black Star, Bowie dimostrò di sapersi reinventare e, soprattutto, rise per l’ultima volta alla morte e alla sua inesorabilità, confermando, ancora una volta, il suo status eterno.