Torniamo a parlare oggi di uno degli artisti più complessi, enigmatici, tormentati e singolari della storia del rock: Syd Barrett. Chitarrista, compositore, cantautore e membro fondatore dei Pink Floyd, Barrett ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica, ma ciò che ha segnato davvero la sua carriera e la sua intera esistenza è stata l’assunzione di LSD che, legate ad un raro disturbo mentale, hanno portato l’artista di Cambridge ad un inevitabile declino. Oggi -6 gennaio 2021- Syd Barrett avrebbe compiuto 75 anni e, per l’occasione, abbiamo pensato ad una speciale classifica per voi: 5 segreti che non conosci sul fondatore dei Pink Floyd.
Syd Barrett: 5 segreti che non conosci sul fondatore dei Pink Floyd: La passione per il disegno e la scrittura
Syd Barrett, storico fondatore dei Pink Floyd, nacque il 6 gennaio del 1946 da Max e Winifred Barrettt. Fu proprio grazie a suo padre -studioso di anatomia, appassionato di pittura e musicista- che il piccolo Roger Keith si avvicinò al mondo della musica. Le sue iniziali passioni, però, erano il disegno e la scrittura. Quando era appena un quattordicenne, il piccolo Syd non faceva altro che disegnare e divertirsi con i giochi di parole.
L’origine del soprannome
Il soprannome di Roger Keith Barret, sin da bambino, è sempre stato “Syd“. Questo nomignolo gli fu dato da alcuni amici quando, all’età di quattordici anni, cominciò ad avvicinarsi al mondo della musica per differenziarlo da un altro musicista: il batterista Sid Barrett.
Il primo vero strumento
Forse non tutti lo sanno, ma il primo vero strumento di Syd Barrett fu l’Ukulele. E, prima di passare definitivamente alla chitarra -nel pieno della Elvis-mania- il leader dei Pink Floyd si appassionò al Banjo, prediligendo la musica di Bo Diddley e i riff degli Shadows e quelli di Buddy Holly.
L’origine del nome Pink Floyd
Intervistato sull’origine del nome della sua band -i Pink Floyd appunto- alla domanda “chi ha suggerito il nome del gruppo?”, Syd Barrett rispose: “gli alieni“. Il cantautore, naturalmente, era ironico. La verità è che “Pink Floyd” è ripreso dai nomi dei suoi due bluesman preferiti: Pink Anderson e Floyd Council. Inizialmente, inoltre, il nome della band era “Pink Floyd Sound”.
Il primo crollo psicologico
Il primo a notare il disagio mentale di Syd Barrett fu il produttore discografico Joe Boyd. Boyd, parlando del primo incontro con la band, sottolineò come fossero tutti allegri e sorridenti, tutti tranne uno. Syd fissava il vuoto, con gli occhi stanchi, come se intorno non ci fosse nessuno.