I Depeche Mode sono una delle band più importanti del panorama musicale contemporaneo. In auge da tanto tempo, sono stati in grado di mantenere sempre una certa resistenza ai cambiamenti imposti a volte dal mercato – resistenza talvolta anche criticata -. Ci sono comunque tanti fattori che rendono i Depeche Mode un gruppo ancora oggi assai apprezzato e ascoltato. Uno di questi è la musica, originale e riconoscibile per il loro stile, ma anche i testi. La capacità lirica di Martin Gore è una delle più riconosciute e amate, in generale la band possiede canzoni introspettive, intime ed intense. Ascoltare i Depeche Mode significa lasciarsi trasportare altrove. Oggi parleremo del significato di The child inside, una delle loro canzoni più malinconiche.
Delta Machine e l’introspezione
Nel Marzo del 2013 i Depeche Mode pubblicano il loro tredicesimo album in studio: Delta Machine. Un album considerato da molti uno dei migliori del nuovo periodo d’attività della band, mentre secondo altri poco innovativo in linea con quell’assenza di cambiamento cui ci riferivamo poc’anzi. Sicuramente si percepisce una certa ispirazione alla base di esso, in quanto i brani risultano elaborati, introspettivi, rilassanti ma anche terribilmente veritieri come ai vecchi tempi, anche se ciò lo rende piuttosto complesso per certi aspetti. Contiene diversi riferimenti all’anima (non a caso il secondo estratto dall’album s’intitola proprio Soothe my soul), alla religione ed alle crisi dell’io. Heaven è senza dubbio la canzone più celebre dell’album e sembra trattare di una sorta di alienazione. Anche in questo contesto si inserisce The child inside, che ha un significato assai controverso su cui si è molto dibattuto.
Il significato di The child inside
Alcuni hanno pensato che “il bambino dentro” a cui si fa riferimento fosse un modo di parlare dell’aborto, specie quando nell’incipit della canzone si dice “Che cos’hai sepolto dentro?”. Si è pensato si parlasse di una gravidanza indesiderata, ma nell’incipit la canzone prosegue con riferimenti a “fantasmi che prendono il controllo”, quindi sembra trattare di una crisi interiore, tema – come abbiamo visto – assai presente nel disco. In realtà da certe parti del verso emerge un tema più che altro legato alla pubertà, allo sviluppo ed al passaggio dall’infanzia all’età adulta. Per questo si fa riferimento a delle parti del corpo che spaventano, in quanto comunque spesso ci si trova spiazzati dai cambiamenti del proprio corpo. Il brano risulta essere fortemente malinconico per i riferimenti alla sofferenza, al passato, ad un fiume che diventa metafora dell’introspezione e del disagio dell’io. Sicuramente The child inside indaga le nostre più recondite paure, la difficoltà di essere uomini. Il tutto è narrato in terza persona, ma sembra più che mai trattarsi di una sorta di inquietante dialogo con se stessi.