Sin dai loro esordi, i Metallica cavalcano la cresta dell’onda, essendosi affermati come i protagonisti indiscussi di un genere iconico come il Thrash Metal. Sono passati diversi decenni dal loro prorompente insediamento sulle scene, eppure, la mitica band di James Hetfield continua a raccogliere milioni di fan in tutto il mondo. Il 2020 è stato un anno molto duro per la musica, specie per i concerti, annullati a causa dell’emergenza pandemica da COVID-19, eppure, i grandi nomi del Rock e del Metal, hanno tenuto compagnia ai loro fan più affezionati attraverso interviste e contenuti dei più disparati. Per quanto riguarda i Metallica, Lars Ulrich si è espresso parecchie volte in questi mesi, trattando tematiche sempre diverse, di recente, il batterista ha parlato della sua musica preferita nel 2020. In quest’articolo, abbiamo riportato le sue parole.
Lars Ulrich parla della sua musica preferita
Nel corso di una recente intervista rilasciata a Rolling Stone, il batterista dei Metallica, Lars Ulrich ha espresso le sue opinioni sull’ultimo anno trascorso in musica, parlando delle sue produzioni preferite e di ciò che, in questi messi, ha avuto modo di tenergli compagnia. Lars ha esordito rivelando quale fosse l’album che ha maggiormente ascoltato nel corso dell’anno, dicendo: “Il primo album dei Rage Against The Machine, quello omonimo del 1992. Dal mio punto di vista, non c’è niente nel mondo della musica capace di mettere le cose in prospettiva quanto i Rage Against The Machine. La musica, le tematiche, i testi ed il loro significato. Ogni cosa sembra messa in rilievo e, soprattutto, risulta attuale rispetto alle pazzie del mondo corrente, riflesso attraverso le notizie che balzano ogni giorno ai nostri occhi. Credo sia la miglior colonna sonora per quest’ultimo anno”.
Quando, invece, gli è stato chiesto di nominare la canzone che possa meglio definire il 2020, Ulrich ha risposto: “Penso che si tratti di Cold Sweat dei Thin Lizzy, del 1983. Nei primi mesi di lockdown, vivere la notte, bere qualcosa o avere un atteggiamento socievole con le persone che avevamo quotidianamente intorno nella condizione di isolamento in cui vertevamo, ricalcava perfettamente le atmosfere della canzone. Cold Sweat è, decisamente, la canzone che ho ascoltato di più a casa. Anche l’altro giorno a cena, mio figlio Layne prese il telefono e cominciammo ad ascoltare il brano a tavola”.
“Ecco l’album del passato che preferisco”
Quando a Lars Ulrich è stato chiesto della sua musica preferita dal passato, il musicista ha rinnovato la sua ammirazione nei confronti degli Alice In Chains, nominando Dirt del 1992. In particolare, il batterista ha detto: “Lo trovo una grandissima fonte d’ispirazione. Penso che sia un album impressionante per la trasparenza e l’audacia dei testi. Inoltre è un lavoro molto coesivo. Riesce ancora a presentarsi crudo, onesto e limpido alle mie orecchie come all’uscita. Penso che, all’inizio, mi focalizzassi principalmente sulle strumentali, ma negli anni, ho imparato ad apprezzare le interpretazioni, il significato dei testi e i temi su cui vertono. Secondo me è un album incredibile e senza tempo. Credo che suoni esattamente come qualcosa che sarebbe potuto uscire la scorsa settimana”.