Torniamo oggi a parlare di rock italiano, un genere troppo spesso sottovalutato. Nel Belpaese, infatti, sono ancora tantissime le persone che sottovalutano questo genere, supponendo -a volte- che in Italia non sia mai esistito. Quando si parla di rock e di band rock famose, infatti, i più citeranno i Beatles, i Pink Floyd, gli U2, i Rolling Stones, i Queen, i Led Zeppelin, gli AC/DC e così via. Difficilmente, infatti, qualcuno citerebbe una band nostrana. Eppure, negli anni, anche noi abbiamo dimostrato di saper mantenere alto il nome del rock, tanto quanto in Inghilterra e in America. Oggi, a proposito di rock ed Italia, abbiamo pensato di soffermarci su una delle band rock più note in Italia –i Subsonica– e, in particolar modo, vogliamo analizzare il brano “Istrice“, forse uno dei più famosi della band torinese.
I Subsonica, una delle band più premiate del panorama italiano.
I Subsonica, nati a Torino nata nel 1996, sono una delle band più premiate del panorama italiano. Tra in vari riconoscimenti si annoverano: il Premio Amnesty Italia, un MTV Europe Music Award, un Premio Italiano della Musica, un Italian Music Awards, un Premio Grinzane Cavour ed un TRL Award. Per non parlare, naturalmente, della partecipazione al Festival di San Remo.
La storia di “Istrice”, il più grande successo della band rock di Torino
Oggi, come dicevamo, vogliamo soffermarci su uno dei singoli più noti dei Subsonica: ‘Istrice‘. Seconda traccia del sesto album in studio dei Subsonica –Eden-, pubblicato l’8 marzo 2011- Istrice è stata scritta completamente da Boosta -al secolo Davide Dileo- e Samuel -al secolo Samuel Umberto Romano- ed è, insieme alla traccia omonima, il brano con cui è stato sponsorizzato l’album.
Il testo di Istrice dei Subsonica racconta la storia d’amore di due giovani torinesi (“lampioni e portici” – “tra il fiume e i portici“, raccontano, naturalmente, le vie di Torino). Alla fine, poi, quando la storia finisce il protagonista della storia si domanda chi si prenderà cura della sua ex ragazza (“Chi ti farà sorridere? Per chi ti smarrirai? Chi userà il tuo sguardo? Chi lo fa al posto mio? Io dove sarò?“) definita da lui come “un’istrice“.
La teoria del dilemma del Porcospino
Nel testo di Istrice è chiaro il riferimento al dilemma del Porcospino, in cui si afferma che più due esseri viventi si avvicinano, più ci sarà il rischio di ferirsi. L’idea nasce, naturalmente, dagli aculei presenti proprio sul dorso del porcospino.