Nel corso di una recente intervista rilasciata a The French Connection: The Music Business And Beyond, un nuovo podcast presentato dal chitarrista dei Twisted Sister, Jay Jay French, il frontman dei Judas Priest, Rob Halford, ha parlato del più grande consiglio che abbia mai ricevuto durante il suo percorso d’affermazione nell’industria della musica. Al riguardo, il leggendario cantante di Breaking The Law ha detto: “Non ne sono sicuro. Questo potrà sembrare un po’superfluo, ma sono un grande amico di Gene Simmons e Paul Stanley dei Kiss. Ricordo che, all’epoca, i Judas Priest vennero invitati in questo grande tour con i Kiss e, durante una conversazione con Gene, lui mi disse che le parole delle persone non avrebbero mai dovuto interessarmi. Fin tanto che la gente parlasse, allora stavamo riuscendo nel nostro intento”.
Rob Halford sul più grande consiglio che gli abbiano mai dato
Rob Halford ha continuato ricordando le parole dell’amico Simmons, dicendo: “Gene andò avanti spiegandomi che ,soprattutto nella musica, le opinioni contrastanti fioccavano, che esistevano diversi punti di vista. C’è sempre bisogno di capire come vadano le cose. La negatività dei commenti di alcune persone, può intaccare la propria vita personale. Le persone dicono cose orribili sul tuo conto. Bisogna imparare a conviverci e ad affrontare le cose. Certi episodi si riscontrano soprattutto tra i più giovani”.
Riflettendo sul più grande consiglio che gli sia mai stato dato, Rob Halford ha rivolto il suo pensiero ai giovani artisti e alle loro ascese subitanee, dicendo: “Quando dei ragazzi diventano famosi in fretta, come possono sopportare il peso del successo? C’è bisogno di esperienza in questo campo, di consapevolezza. Per me, quel semplice messaggio di Gene, che ancora ricordo come fosse ieri, continua ad essere valido”.
In effetti, l’icona del Metal Classico ha affrontato diversi drammi nel corso della sua vita. Rob Halford ne parla dettagliatamente in Confess, la sua autobiografia pubblicata il 29 settembre scorso, scritta a quattro mani con Ian Gittins. Nel libro, il cantante parla del suo coming-out, del 1998, avvenuto durante un’intervista ad MTV e di come ha gestito, negli anni, il peso della fama ed il pesante maschilismo della scena Metal degli albori. Si tratta di una testimonianza struggente del vissuto di Halford, in cui il musicista non manca di aprirsi riguardo tematiche delicate come la depressione, l’abuso di sostanze e la perdita delle persone che ha amato. Rob Halford è un simbolo indiscusso del Metal che, attraverso il suo profondo apporto nei Judas Priest, ha definito il lifestyle e l’iconografia di un’intera corrente culturale.