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5 album definiti un flop degli anni ’60

Gli anni ’60 sono spesso identificati come uno dei periodi migliori a livello musicale. Si trattava infatti di un periodo di grande fermento culturale e che generò fenomeni che ancora ad oggi influiscono sulla cultura pop. Dalla British invasion al Festival di Woodstock, i musicisti ebbero la possibilità di dare sfogo a tutta la loro creatività. Non tutto però può andare per io meglio e infatti alcuni album non ottennero grande successo per diversi motivi. Vediamo allora 5 dischi che furono un flop.

The Velvet Underground e Nico – “The Velvet Underground e Nico” (1967)

I Velvet Underground e Nico nel 1967 sono stati qualcosa di rivoluzionario, colpendo fin da subito. Prima che venissero celebrati e persino condizionati dai fan che non volevano che il loro materiale diventasse mainstream, la band ha avuto alcune difficoltà nel lanciare l’album d’esordio, che raggiunse solo la posizione 195 nelle classifiche ed è stato persino ritirato dal mercato a causa di una causa legale contro il disco.

Love – “Forever Changes” (1967)

“Forever Changes” dei Love è stato qualcosa che è andato oltre allo stereotipo del rock psichedelico che ha superato in creatività alcune delle canzoni appartenenti al genere di allora. Il gruppo aveva infatti in serbo temi più pesanti che non ci si aspetterebbe dal genere. Tutti questi elementi hanno fatto sì che “Forever Changes” si distinguesse dal resto, anche se iniziò ad essere veramente apprezzato molti anni dopo la sua pubblicazione.

The Byrds – “Sweetheart Of The Rodeo” (1968)

I Byrds non hanno avuto molto successo con l’uscita di “The Notorious Byrd Brothers”, che si è classificato solo al 47 ° posto. Quest’album fu seguito da un altro LP che raccolse ancor meno consensi, vale a dire “Sweetheart of The Rodeo”, che arrivò al massimo al il 77 ° posto nelle classifiche di Billboard. Tuttavia, l’album offriva ottimi spunti derivanti dal country, grazie al gusto musicale di Roger McGuinn e alle forti influenze country di Gram Parson.

The Kinks – “The Kinks Are The Village Green Preservation Society” (1968)

i Kinks hanno cambiato drasticamente il loro sound nell’album “The Kinks Are The Village Green Preservation Society”, passando da quello che molti considerano proto punk al country. Il cantautore Ray Davies evoca perfettamente l’atmosfera pastorale britannica con l’album, che all’inizio ha lasciato molti fan sbalorditi, ottenendo pochi consensi.

The Monkees – “Head” (1968)

Questa parodia del popolare film parodico dei Monkees era un progetto ambizioso per la band protagonista. Hanno mescolato l’audio del film con la colonna sonora, per poi aggiungere alcune delle loro idee che andavano fuori dagli schemi. Purtroppo Peter Tork se ne andò prima che l’album fosse mai pubblicato. Riuscì a raggiungere il 45 ° posto in classifica.

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