Torniamo oggi a parlare di musica italiana. Recentemente ci stiamo soffermando spesso su questo genere, raccontandovi la carriera e le storie di alcuni grandi cantautori nostrani: Fabrizio De André, Lucio Battisti, Rino Gaetano, Francesco Guccini, Pino Daniele, Francesco De Gregori, Franco Battiato e via dicendo. Oggi, invece, siamo qui per soffermarci sulla storia di una delle più grandi band italiane di tutti i tempi: la Premiata Forneria Marconi, anche nota più semplicemente come PFM.
PFM: come si è formata la “Premiata Forneria Marconi’?
Quando si parla di rock italiano, in realtà, sono in molti a storcere il naso. I più estremisti, poi, affermano che questo genere non si sia mai sviluppato in Italia, preferendo magari il classico rock inglese e/o americano. Si, insomma, siamo onesti: quando si parla di rock-band i primi gruppi citati sono gli AC/DC, I Guns N’Roses, i Pink Floyd, i Rolling Stones, i Beatles, i Van Halen, i Queen. Oppure, ancora, gli U2, i Doors, i Led Zeppelin, gli Aerosmith, gli Oasis e via dicendo. Difficilmente, infatti, parlando di grandi rock band qualcuno citerebbe un gruppo nostrano, purtroppo.
Eppure, nonostante tutto, anche noi possiamo contare su un florido e promettente panorama rock. Un esempio lampante di grande rock band italiana è, naturalmente, quello della PFM. Questa straordinaria band nasce, originariamente, come un’evoluzione artistica di “Quelli”: un quintetto che si era fatto notare molto negli anni sessanta grazie ad una straordinaria tecnica esecutiva e grazie alla preparazione di ogni singolo membro del gruppo.
Il quintetto italiano
‘Quelli‘ erano formati da Franz di Cioccio, Franco Mussida, Flavio Premoli, Teo Teocoli e Giorgio Fico Piazza e, inizialmente, si dedicavano a cover e arrangiamenti di pezzi di alcuni storici cantautori italiani come Lucio Battisti, Mina e Fabrizio Faber De André. La vera svolta per la PFM, però, arrivò quando al gruppo si unì anche Marco Pagani: il suo ingresso, infatti, cambiò completamente le sorti della Premiata Forneria Marconi.
La nascita della PFM
Pagani convinse i membri della band a provare un qualcosa di nuovo, ad allargare i propri orizzonti musicali. C’era, però, ancora una questione da risolvere: quella del nome. La band nota prima come ‘Quelli‘ e poi come ‘Krel‘ aveva necessariamente bisogno di rinnovare e, quindi, di cambiare anche nome. Le possibili opzioni alla fine si ridussero a due nomi: Premiata Forneria Marconi e Isotta Fraschini. E, nonostante i produttori discografici pensavano che fosse troppo lungo come nome, la band alla fine scelse proprio “Premiata Forneria Marconi” (ripreso da una forneria di Chiari frequentata da Marco Pagani).