Come abbiamo sottolineato all’interno di diverse pubblicazioni, la morte di John Lennon ha certamente sconvolto tutti gli amanti della storia della musica, oltre che tutti gli addetti ai lavori che hanno avuto modo di contribuire nell’ambito dello sviluppo della stessa; di sicuro, chi è stato colpito particolarmente è stato chiunque ruotasse intorno all’ambiente dei Beatles, che grazie alla figura di John Lennon hanno ottenuto un incredibile successo e che, allo stesso tempo, hanno portato la stessa band a ottenere una celebrità e un’influenza che difficilmente ha pari nella storia della musica; ad oggi, i Beatles sono considerabili tra le band più importanti di sempre e, allo stesso tempo, ciò si deve soprattutto a John Lennon. Paul McCartney, a distanza di 40 anni dalla sua tragica morte, avvenuta l’8 dicembre del 1980 per mano di Mark David Chapman, ha parlato di una impossibilità di superare quello stesso momento che, secondo il suo giudizio, è stato tragico e indimenticabile. Ecco quali sono state le parole del britannico a proposito.
Le dichiarazioni di Paul McCartney sulla morte di John Lennon e sulla sua impossibilità di crederci
L’emozione e il clima di tragedia per la morte di John Lennon è stata, per Paul McCartney, difficile da superare. La morte del leader dei Beatles, avvenuta l’8 dicembre del 1980, è stata considerabile come uno dei momenti più negativi della storia della musica, soprattutto per chi viveva e ha vissuto a lungo con il britannico, come il bassista dei Beatles Paul McCartney.
A tal proposito, il musicista e artista di Liverpool ha dichiarato di aver cercato di rivivere nella sua mente tutto ciò che è successo, faticando a credere a tutto ciò che ha visto John Lennon protagonista. Queste sono state le sue parole a proposito: “Ho rieseguito lo scenario nella mia testa. Molto emozionato. Tanto che non riesco davvero a pensarci. In un certo senso implode. Cosa puoi pensare di questo oltre alla rabbia, al dolore? Come ogni lutto, l’unica via d’uscita è ricordare quanto è stato bello con John. Perché non riesco a superare l’atto insensato. Non riesco a pensarci. Sono sicuro che sia una forma di negazione. Ma negare è l’unico modo in cui posso affrontarlo.”
Il britannico ha poi parlato di una conversazione telefonica avvenuta con Sean Lennon, figlio di John, a proposito del modo in cui superare il clima stesso di cui facevamo menzione: “È stato bello parlare di quanto fosse simpatico John e colmare le piccole lacune nella sua conoscenza. […] Ma sai, dopo che è stato ucciso, è stato portato alle pompe funebri di Frank Campbell a New York. Lo sto ripensando spesso. Non lo faccio mai senza dire: ‘Va bene, John. Ciao John.'”