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Red Hot Chili Peppers: che collegamento c’è tra Anthony Kiedis e Keith Moon degli Who?

I Red Hot Chili Peppers sono -senza ombra di dubbio- una delle band più conosciute e apprezzate del pianeta. La band di Los Angeles in 37 anni di carriera ha rilasciato alcuni degli album più imponenti della storia rock, arrivando a vendere oltre 80 milioni di dischi nel mondo. Naturalmente sono numeri da capogiro, numeri che però rispecchiano perfettamente il successo internazionale di questa band. E, arrivati a questo punto, vogliamo porvi una domanda estremamente interessante: che collegamento c’è tra Anthony Kiedis -frontman dei Red Hot Chili Peppers- e Keith Moon, storico batterista degli Who? Non temete, non siamo a scuola e questa non è un’interrogazione: risponderemo noi al posto vostro al quesito.

Red Hot Chili Peppers: che collegamento c’è tra Anthony Kiedis e Keith Moon degli Who?

“Nulla, a parte la carriera da rockstar”, rispondereste probabilmente alla domanda “che collegamento c’è tra Anthony Kiedis e Keith Moon?”. Eppure così non è. C’è, infatti, una linea sottile che unisce il cantautore statunitense e il batterista britannico. Per spiegarvi questa storia, però, è necessario fare un passo indietro e cominciare dall’inizio.

Dire che Anthony Kiedis abbia avuto un’infanzia ‘particolare’ potrebbe essere un eufemismo. Siamo onesti: è quasi un miracolo che il frontman dei Red Hot Chili Peppers sia oggi ancora vivo e vegeto dopo tutto quello che gli è successo. La sua vita cambiò radicalmente nel 1974, quando a dodici anni decise di andare a vivere definitivamente insieme a suo padre: John Michael Kiedis, anche noto come Blackie Dammett. Il sogno del signor Michael era quello di sfondare nel mondo del cinema, di diventare un divo di Hollywood e, mentre aspettava che il suo sogno si avverasse, spacciava.

La folle infanzia del frontman dei Red Hot Chili Peppers

Fu -stando al racconto dello stesso Kiedis- proprio il padre ad avvicinarlo alle droghe. Insomma, più che padre e figlio sembravano due folli amici, due ‘svalvolati on the road’. Mr Blackie Dammett era però amico di molti volti famosi: Sonny e Cher, i membri dei Talking Heads, Debbie Harry dei Blondie (a cui tra l’altro Anthony chiese la mano a 15 anni) e David Bowie. Solo uno di loro però, secondo Anthony Kiedis, si preoccupava davvero della sua salute e del suo benessere: Keith Moon degli Who.

“Keith è sempre stato molto gentile e premuroso con me -confessò il frontman dei RHCP durante una conversazione con Mojo nel 2003- quando avevo circa 11,12 anni mi ritrovavo sempre in compagnia di gente adulta e, credetemi, l’unico che si prendeva cura di me era proprio Keith Moon. Era gentile, premuroso e affettuoso. Gli altri adulti mi ignoravano, lui invece cercava sempre di farmi sentire a mio agio, mi prendeva e diceva: ‘come va ragazzo? ti stai divertendo? hai bisogno di qualcosa? Non dovresti essere a scuola o qualcosa del genere? Beh, comunque ad ogni modo sono felice che tu sia qui con noi’.”

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