Nella storia della musica internazionale, tanti sono stati i concerti che hanno portato enormi guadagni agli artisti: a partire dai tour memorabili come nel caso dell’ “U2 360°Tour” che portò alla band un incasso di oltre 730 milioni di dollari, fino ai reunion tour dei Guns N’ Roses nel 2016 o dei Led Zeppelin nel 2007. Ma bottini del genere, come accade ad esempio con alcuni dei Festival più conosciuti –“Electric Festival” o “Glastonbury Festival” per citarne alcuni- , spesso non si hanno soltanto in rapporto al numero di spettatori, quanto in merito agli esorbitanti prezzi dei biglietti.
5. GLASTONBURY FESTIVAL
Il “Glastonbury Festival” è un noto festival spettacolo/musicale che si svolge annualmente in Inghilterra nell’arco di tre giorni durante l’ultimo week-end di Giugno. Le sue origini sono radicate sino ai primi anni del 1900, ma solo a partire dagli anni ’70 è riuscito a conoscere l’apice della sua popolarità. Uno degli artisti che in quegli anni inaugurò il suo ben conosciuto “Pyramid Stage“ fu David Bowie; mentre nei decenni a seguire, quel palcoscenico ospitò personaggi come gli Oasis, i Radiohead, The Cure, R.E.M., Bruce Springsteen e molti altri.
In termini di biglietti, il Festival ha visto gli incassi raggiungere la cifra di oltre 300 milioni di sterline complessive con biglietti che, nel corso delle svariate edizioni, spaziavano dalle 145 alle 300 sterline cada uno. Da tenere in conto, sono anche i vari episodi di biglietti andati a ruba nel giro di pochi minuti come accadde nell’edizione del 2004 in cui ne vennero venduti circa 2500 al minuto.
4. REUNION LED ZEPPELIN (Londra, 2007)
Risale al 10 dicembre 2007 il concerto più atteso dai fan dei Led Zeppelin che li vedeva riuniti dopo la morte del batterista John Bonham avvenuta nel 1980. Realizzato secondo l’idea di concerto di beneficienza per commemorare il patron dell’etichetta discografica “Atlantic Records” da poco deceduto, si rivelò un grande e inatteso ritorno della band sotto la formazione: Robert Plant, Jimmy Page, John Paul Jones e Jason Bonham.
Proprio perché ideato come concerto di beneficienza, documentato peraltro nel film “Celebration Day” (2012), il reunion concert ha visto anche realizzarsi alcune aste in cui lo stesso chitarrista della band, Jimmy Page, propose la cifra di ben 5000 sterline come prezzo di partenza per ognuno dei 6 biglietti in palio. Ciò che più salta all’occhio, è però la modica cifra con cui un uomo scozzese riuscì ad accaparrarsi una coppia delle 3 proposte all’asta: si trattò di 170.000 dollari.
3. BOTTLEROCK FESTIVAL
Il “BottleRock Napa Valley” è un Festival musicale che si tiene annualmente in California. Nato solamente nel 2013, negli anni ha visto succedersi artisti come i Foo Fighters, Train, Neil Young e i The Black Keys. Sin dagli inizi è stato però al centro di alcune discussioni relative a servizi e salari non pagati immediatamente rivendicati dai creditori e dalla stessa città di Napa.
Nonostante questo, gli organizzatori hanno visto una crescita esponenziale dei partecipanti negli ultimi anni: già nel 2013 registrò 120 mila spettatori. Anche in questo caso i prezzi dei biglietti partono dai 350 dollari ognuno, ma oltre ad offrire concerti musicali, il Festival è incentrato persino sulla commercializzazione dei prodotti vinicoli delle oltre 40 cantine locali.
2. A BIGGER BANG TOUR – ROLLING STONES (2005-2007)
Con il loro quarantaduesimo tour mondiale, i Rolling Stones si aggiudicano il secondo posto portando a casa un bottino di circa 558 milioni di dollari. Il “Bigger Bang Tour” viene considerato come il 3° tour con più incassi di sempre dopo Ed Sheeran e U2. Le tappe furono più di 140 nell’arco di due anni e toccarono Paesi del Nord America, dell’Europa, dell’Asia, dell’Oceania e del Sud America.
Con un pubblico di quasi 5 milioni di spettatori, il tour di supporto al loro ventiquattresimo album in studio “A Bigger Bang” si rivelò quindi l’ennesimo enorme successo per la storica band britannica. Anche in questo caso però, il biglietto ritenuto “meno caro” costava tra i 175 e i 250 dollari. Inoltre, come accadde per la cantante statunitense Barbra Streisand, i fan dei Rolling Stones videro la storia ripetersi con il Tour del 2015 “Zip Code Tour” in cui le tariffe sfiorarono i 300 dollari per i posti più economici.
1. TIMELESS – BARBRA STREISAND (1999-2000)
Il primo posto va infatti a Barbra Streisand con il suo “Timeless”. Fu il tour del biennio 1999/2000 con il quale la cantante riuscì a toccare città come Melbourne e Sydney per la prima volta nella sua carriera. Venne considerato un gran successo sin da subito a tal punto da far prendere la decisione da parte della Columbia Records, di pubblicare l’album dal vivo “Timeless: Live in Concert” ancor prima della fine del tour.
Ed è così che la cantante e attrice statunitense Barbra Streisand, nel giro di soli 9 mesi (dicembre 1999-settembre 2000) e in solamente 10 tappe, fu capace di raggiungere ben 70 milioni di dollari come incasso totale attirando circa 200 mila spettatori. Inutile dire che il prezzo dei biglietti arrivò fino ai 1530 dollari per le prime file.
D’altronde, come accennato prima, il caso di Timeless non è stato l’unico a vedere come protagonista la Streisand in merito a biglietti dalle cifre esorbitanti. Infatti, il ritorno dell’artista in Europa dopo tredici anni viene anche ricordato come uno dei tour più costosi di sempre: le tariffe per la prima tappa che si sarebbe dovuta tenere nel 2007 presso lo Stadio Flaminio, raggiungevano addirittura gli 850 euro per un posto in platea.