È ormai da marzo che la situazione della musica dal vivo si è fatta grave in praticamente tutto il mondo. Infatti a seguito dello scoppio della pandemia legata al corona virus, che ormai da nove mesi ha cambiato la nostra vita, le esibizioni live sono state vietate a causa della difficoltà nel mantenere l’adeguato distanziamento sociale in molti dei locali adibiti ad accogliere il pubblico. C’è stato uno sprazzo di speranza nel corso di quest’estate, quando la situazione pareva essere migliorata, con sale che permettevano lo riempimento fino ad un terzo dei posti totali. Arrivato l’autunno purtroppo i contagi sono tornati a salire e conseguentemente a ciò sono state nuovamente prese misure restrittive
La situazione della musica live in Italia e nel mondo
Ad essere più colpiti, ovviamente, sono stati i lavoratori coinvolti in questo settore. Non solo i musicisti, ma anche i vari tecnici, organizzatori, sponsor e chi più ne ha più ne metta. Tra questi ad essere ancora più colpiti sono stati i freelance, che non hanno ricevuti aiuti dal governo, come è invece avvenuto in alcuni paesi esteri, come la Germania. Sin da subito alcuni hanno cercato soluzioni alternative, altri, inizialmente restii, si sono convinti a farlo una volta confermati i nuovi dpcm tutt’ora in vigore.
Il rapporto fra i concerti e lo streaming
Tra le varie idee che si sono fatte avanti, come per esempio i concerti drive in, quella risultata più efficace prevede l’organizzazione di live musicali sulle piattaforme social. Le più popolari, particolarmente in Italia, sono Facebook, Instagram e YouTube, tutte accomunate dal fatto di permettere di trasmettere in diretta per l’appunto. Queste dirette, seppur godibili dal pubblico, soprattutto se ben organizzate sul fronte del mixaggio, prevedono però una grande mancanza dal punto di vista dell’artista. Infatti se l’attività in questione deve essere sostitutiva di quella remunerativa di una apparizione live, sulle piattaforme sopracitate le possibilità di guadagno sono prossime allo zero. Su YouTube, a differenza di Facebook e Instagram, c’è la possibilità di effettuare delle donazioni, ma è una funzione usata molto di rado.
Come si guadagna con Twitch?
Appare così in scena una quarta piattaforma di live streaming, probabilmente non conosciuta da gran parte del pubblico main stream, anche se, soprattutto con l’inizio del lockdown di marzo, ha accolto molti nuovi utenti. Stiamo parlando Twitch, piattaforma appartenente al gruppo Amazon. Per chi non la conoscesse cercheremo di parlarne a grandi linee. Come già anticipato Twitch permette a chiunque di stremare in diretta, interagendo continuamente con il pubblico mediante la chat del canale. La particolarità interessante nell’ambito del discorso portato avanti finora è che gli spettatori hanno la possibilità di supportare il creatore mediante donazioni ed abbonamenti.
La dinamica delle donazioni non richiede più spiegazioni di quanto già non sia comprensibile. Anche quella dell’abbonamento in realtà è piuttosto semplice: l’utente, a partire da una spesa di cinque euro, può abbonarsi accedendo ad alcuni contenuti aggiuntivi. Grazie a queste due opzioni, in molti sono riusciti a fare delle loro live una solida fonte di guadagno, i più fortunati addirittura l’unica. Gli streamer con più abbonati in Italia contano più di dieci mila abbonati, ma si tratta di un gruppo molto molto ristretto
Twitch Music in Italia
C’è da dire che Twitch è principalmente noto per le sue live di gaming, anche se da ormai un anno sono seguite da migliaia di spettatori anche quelle di just chatting, in cui creator e pubblico interagiscono continuamente dando vita alle volte ad interessanti dibattiti. Una categoria che al momento è meno seguita è quella che interessa a noi, ossia le stream musicali. Queste sicuramente meriterebbero maggiore attenzione, visto che ormai siamo digiuni di musica suonata live da diverso tempo.
Esistono centinaia di canali Twitch in tutto il mondo che fanno ascoltare ogni genere di musica: dal pop alla techno, dal lo-fi al rock. Concentrandosi su quest’ultimo anche in Italia esistono canali assolutamente meritevoli. Ne citeremo qui giusto un paio in grado di distinguersi per livello qualitativo e simpatia, così che voi possiate poi approfondire la ricerca direttamente sulla piattaforma. Il primo streamer è un talentoso quanto giovane polistrumentista il cui canale è chiamato marcr0w, mentre, in particolare per le ore serali e notturne, è d’uopo passare sul canale RadioCanaglia, dove sono Marca, ma soprattutto Sabry, a farla da padroni.