Quando si parla di cantautorato italiano, non si può non citare l’iconico Lucio Battisti. Autore, insieme all’immancabile Mogol, di alcune grandi canzoni come Acqua Chiara, Acqua Azzurra, Il mio canto libero, La canzone del sole, Con il nastro rosa, Mi ritorni in mente, La collina dei Ciliegi, I giardini di marzo, Pensieri e Parole, E penso a te, Ancora tu e tante altra ancora, Lucio Battisti è stato uno dei più grandi artisti che la musica italiana abbia mai conosciuto. Così grande che una volta il New York TImes lo paragonò ad un certo Bob Dylan. Oggi siamo qui per analizzare in particolar modo uno dei tanti pezzi della discografia di Lucio Battisti: Ancora tu.
Lucio Battisti: i singoli Ancora tu/Da dove arriva quel cespuglio
Lucio Battisti nel febbraio del 1976 pubblica il suo diciottesimo singolo: Ancora tu, affiancato dal brano ‘Dove Arriva Quel Cespuglio‘. A distanza di tre anni dall’ultimo singolo –Il nostro caro Angelo– il cantautore di Poggio Bustone pubblica il brano Ancora tu, ritrovandosi di nuovo in cima alle classifiche italiane. Ancora tu, infatti, si rivelerà uno dei più grandi successi commerciali di Lucio Battisti.
Il binomio disco music-canzone italiana
Questa volta l’iconica voce di ‘Il mio canto libero’ sceglie di avvicinarsi a sonorità orientate verso il pop e, a tal proposito, il suo singolo diventerà uno dei più ballati nelle discoteche italiane. Lucio Battisti, per la stesura di Ancora tu, sceglie infatti di rifarsi alla cosiddetta disco music degli Stati Uniti, molto in voga all’epoca. Ai ritmi ossessivi e ripetitivi del pop abbina la componente melodica tipica della canzone italiana e il risultato finale non poteva che essere sorprendente.
Lucio Battisti ripeterà l’esperimento negli anni successivi (una su tutti ‘Una donna per amico) e, alla fine, il binomio disco music-canzone italiana si rivelerà più che vincente.
Il significato del testo
Veniamo ora al testo di Ancora Tu di Battisti. I protagonisti di questa storia sono due ex fidanzati che si incontrano per caso dopo parecchio tempo dalla loro separazione. Dopo un iniziale approccio, freddo e piuttosto impacciato (cosa enfatizzata dall’interpretazione del cantautore di Poggio Bustone che, nei primi versi, invece di cantare parla), la conversazione inizia a farsi più intima. Nonostante l’iniziale indifferenza e freddezza di lui, entrambi si accorgono -man mano- che il fuoco che bruciava tra loro non si è mai spento completamente. Ancora tu termina con un lieto fine: il protagonista, infatti, alla fine si convince definitivamente di tornare da lei.