Ormai è risaputo: quando si parla di rock (e dei suoi vari sottogeneri) le persone tendono a collegare questo genere solo ed unicamente ad alcune iconiche band americane o britanniche. Se dico ‘rock’, infatti, la maggior parte di voi risponderà citando i Guns N’Roses, gli AC/DC, i Queen, i Rolling Stones, gli U2 -oppure, ancora- gli Oasis, gli Aerosmith, i Kiss, i Led Zeppelin, i Doors e tanti altri ancora. Certo, queste formazioni rappresentano la vera essenza del rock, ma troppo spesso ci dimentichiamo che anche in Italia possiamo contare su una scena rock piuttosto valida. E, nonostante siano in molti a storcere il naso quando parliamo di questo argomento, noi siamo e saremo sempre fieri della nostra scena musicale. Oggi, in particolar modo, vogliamo soffermarci su una storica rock band italiana: i Litfiba.
Litfiba: com’è nata la band pop-rock italiana?
Ci sono persone che, ancora oggi, pensano che le parole ‘rock’ ed ‘Italia’ siano inconciliabili. Questo genere, infatti, nel Belpaese è sempre stato sottovalutato: c’è, poi, addirittura chi sostiene che il rock in Italia non sia mai esistito. Da parte nostra c’è sempre stata buona volontà e impegno per cercare di valorizzare questo genere troppo spesso sottovalutato. Dopo avervi parlato dei successi della PFM, dei Lacuna Coil, dei Marlene Kunz e dopo avervi raccontato la storia di alcune iconiche band italiane come gli Afterhours, i Verdena, i Bluvertigo e i Negrita, siamo oggi qui per soffermarci su un’altra storica band nostrana: i Litfiba.
Una delle band più longeve della scena italiana, i Litfiba nascono a Firenze nell’autunno del 1980 per mano di Federico Renzulli (anche noto come Ghigo) e Gianni Maroccolo. A loro, naturalmente, si uniranno anche altri artisti e, col tempo, la formazione subirà varie modifiche: uno dei primi ad aggregarsi a Renzulli e Maroccolo è stato proprio Piero Pelù che, alla fine, -dopo l’abbandono di Sandro Dotta– diventerà l’autore principale dei testi di tutte le canzoni della band e, anche grazie alla sua incredibile versatilità, propensione e teatralità nello stare sul palco, arriverà a ricoprire anche la figura di frontman. Poco tempo dopo arriveranno anche Antonio Aiazzi e Francesco Calamai.
Tra new wave e sound mediterraneo
Al gruppo si deve l’idea di aver mescolato -meravigliosamente- le spigolosità dark della new wave degli anni ottanta al seducente sound mediterraneo, formando così una sorta di cosiddetta “wave rock mediterranea“. Nel decennio successivo, quello che va dal 1990 fino agli anni 2000, i Litfiba proporranno invece un rock selvaggio, avvicinandosi lentamente al vero e proprio pop-rock.
Ed è proprio agli inizi degli anni duemila che la band subisce un ulteriore cambiamento: dopo l’abbandono di Piero Pelù (avvenuto nel 1999), infatti, i Litfiba ripartono con quel rock che li aveva contraddistinti ad inizio carriera reclutando due nuovi cantanti (prima Gianluigi Cavallo detto ‘Cabo‘ poi Filippo Margheri). La svolta arriverà di nuovo nel 2009, quando l’11 dicembre viene ufficializzato sul sito del gruppo il ritorno di Piero Pelù nella formazione.